Piloti e assistenti di volo potranno andare in pensione a 60 anni: sconto di 7 anni nella Legge di Bilancio per gli iscritti al Fondo Volo.
Per gli iscritti nel Fondo Volo, il fondo speciale di previdenza - sostitutivo dell’assicurazione generale obbligatoria - riservato al personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea, la Legge di Bilancio 2019 potrebbe contenere un “regalo di Natale”.
Come riportato oggi dai più importanti organi di stampa, infatti, sembra che nel pacchetto pensioni, l’insieme di emendamenti alla Legge di Bilancio che il Governo presenterà al Senato, sia presente una misura ad hoc per piloti e assistenti di volo i quali nel biennio 2019-2020 potranno andare in pensione a 60 anni.
Ovviamente prima di darne l’ufficialità bisognerà attendere che il suddetto emendamento venga approvato dal Parlamento; saranno giorni di attesa quindi per gli iscritti al Fondo Volo, in attesa di capire se l’età pensionabile sarà “scontata” di altri 2 anni rispetto a quanto già previsto.
Pensione Fondo Volo: requisiti per assistenti e piloti
Una delle novità più importanti della Legge di Bilancio per piloti e assistenti di volo dipendente da aziende di navigazione aerea (Alitalia, ma non solo) potrebbe essere descritta da sole tre righe di testo.
L’emendamento con il quale l’età pensionabile verrà ridotta a 60 anni, infatti, è il seguente:
“Per gli anni 2019 e 2020, la riduzione del requisito anagrafico previsto dall’articolo 3 comma 7, lettera a) del decreto legislativo 24 aprile 1997, n. 164 è elevato a 7 anni”.
Per capire meglio cosa cambierà, quindi, dobbiamo tornare indietro al 1997 analizzando quanto stabilito dal legislatore nel D.lgs 164/1997 contenente disposizioni “in materia di regime pensionistico per gli iscritti al Fondo speciale di previdenza per il personale di volo dipendente da aziende di navigazione aerea”.
Qui, nel comma VII dell’articolo 3, si legge che il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia per il personale iscritto al Fondo Volo si consegue al raggiungimento dei seguenti requisiti:
- requisito anagrafico ridotto di cinque anni rispetto a quello tempo per tempo in vigore nel regime generale obbligatorio;
- requisito contributivo e assicurativo pari a quello richiesto nel regime generale obbligatorio, sempreché’ il lavoratore possa far valere almeno 15 anni di contribuzione obbligatoria o volontaria al Fondo;
Ad oggi, quindi, assistenti di volo e piloti possono andare in pensione a 61 anni e 7 mesi, con 20 anni di contributi di cui almeno 15 maturati nel Fondo Volo. Nel 2019 il requisito anagrafico sarebbe dovuto salire a 62 anni per effetto dell’adeguamento con le speranze di vita, tuttavia - in caso di approvazione del suddetto emendamento - non sarà così.
Pensione Fondo Volo: cosa cambia con l’emendamento
Qualora l’emendamento venisse approvato entrando a far parte della Legge di Bilancio, quindi, per gli iscritti al Fondo Volo ci sarebbe uno sconto di sette anni (e non di cinque come oggi) rispetto all’età pensionabile prevista per la generalità dei lavoratori.
Di conseguenza, tenendo conto dell’adeguamento con le speranze di vita che porterà l’età pensionabile per la pensione di vecchiaia a 67 anni, nel 2019 e 2020 si potrà smettere di “volare” a 60 anni, purché nel frattempo sia stato soddisfatto il requisito contributivo.
Per finanziare questa novità, il Governo intende rendere permanente l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco, di importo pari a 5€ complessivi a biglietto. Questo contributo, infatti, sarebbe dovuto scadere il 31 dicembre 2018; la scadenza però dovrebbe essere abrogata con il passaggio al Senato della Legge di Bilancio, facendo così diventare l’addizionale comunale una misura strutturale, con le risorse recuperate che andranno a finanziare il Fondo Volo e le novità in merito alla pensione anticipata.
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