Fotocamere: come scegliere la giusta macchina fotografica?

Claudia Cardone

27 Febbraio 2017 - 15:03

Come scegliere la giusta macchina fotografica? Ecco le varie tipologie di fotocamere in commercio ed i 5 principali parametri per acquistarne una adatta alle nostre esigenze.

Fotocamere: come scegliere la giusta macchina fotografica?

La fotografia? È una vera passione per molti. Ma siamo sicuri di conoscere fino in fondo questo mondo? Siamo sicuri di utilizzare macchine fotografiche idonee alle nostre esigenze? Ne conosciamo davvero bene tutti i parametri?

Certamente solo pochi conoscono questo mondo in maniera approfondita. Fare belle foto piace a molti e ultimamente con l’avvento delle fotocamere sugli smartphone tutti hanno la pretesa di sentirsi “fotografi”, ma c’è una bella differenza tra la fotografia amatoriale e la fotografia professionale.

E’ chiaro che uno smartphone, per quanto possa avere una telecamera performante, ha comunque dei limiti strutturali che ne impediscono la realizzazione di foto professionali che invece possono essere fatte con i giusti strumenti.

Pertanto prima di approcciare alla fotografia, di qualunque tipo sia, occorre capire dove stiamo andando. E’ necessario procedere prima di tutto con una domanda di base molto semplice: che cosa voglio fare con la mia macchina fotografica? Quali sono le mie esigenze?

Non sarebbe conveniente infatti spendere moltissimi soldi per una reflex di alto livello se il nostro obiettivo non è quello di fare fotografia a livello professionale.

Di macchine fotografiche in commercio ce ne sono moltissime e per tutte le esigenze, l’importante è conoscere il punto di partenza ed il punto di arrivo, cosa voglio chiedere alla macchina fotografica e con quale obiettivo.

I principali modelli di fotocamere

Ci sono davvero molti modelli di fotocamere in commercio adatti alle esigenze di ciascuno. E’ davvero importante capire quale modello si possa sposare meglio con le necessità individuali al fine di scegliere in maniera consapevole una fotocamera idonea.

Sfatiamo innanzitutto il mito che ad un basso prezzo si associ una qualità scadente. La qualità è strettamente dipendente all’utilizzo che il consumatore deve fare della sua macchina fotografica.

Vediamo allora quali sono i principali modelli di fotocamere in commercio e quali caratteristiche hanno:

  • Fotocamera compatta: è la classica fotocamera tascabile che offre risultati abbastanza buoni per chi vuole fare foto a livello amatoriale, per chi non vuole spendere molto e non ha né la voglia né la pretesa di imparare l’utilizzo manuale di diaframmi, tempi di esposizione, regolazione della luminosità etc.
  • Fotocamera bridge: è una tipologia di fotocamera ideale per chi ha appena iniziato ad imparare ma non ha intenzione di investire troppi soldi nell’acquisto di una macchinetta professionale. Infatti le fotocamere bridge consentono di scattare in manuale ma con un’ottica fissa che si associa solitamente con una buona messa a fuoco. Queste macchinette permettono di fare un po’ di tutto, ma soprattutto di far sperimentare un principiante ai primi approcci. Un punto di forza è anche e soprattutto il prezzo vantaggioso.
  • Reflex entry level: con queste macchinette alziamo il livello di qualità. Stiamo parlando infatti di quelle reflex buone, ma abbastanza economiche per essere delle reflex. Se abbinate ad una buona ottica, queste fotocamere consentono ad un fotografo capace di fare tutto a livelli molto avanzati.
  • Reflex professionali e semiprofessionali: sono le fotocamere perfette per gli esperti. Queste reflex sono macchine con le quali ci si può spingere davvero oltre ,ma sono complicate e per questo non sono adatte a chiunque. Acquistare una reflex professionale senza capire bene il mondo della fotografia sarà assolutamente inutile e controproducente oltre che dispendioso.
  • Mirrorless: sono l’ultima novità nel mondo della fotografia. Rappresentano il giusto compromesso tra una macchina fotografica di qualità e la praticità di una macchina compatta. Assicurano eccellenti risultati ma sono meno ingombranti delle reflex professionali. Ciò che caratterizza le mirrorless è l’assenza dello specchio dell’obiettivo: questo dà come vantaggio delle dimensioni contenute ma come svantaggio l’assenza di un mirino ottico. Tuttavia, come le reflex, hanno le ottiche intercambiabili, un fattore da non sottovalutare.

Qualunque sia la tipologia di macchina fotografica scelta, compatta, bridge, reflex o mirrorless, è importante non dimenticare che per effettuare una scelta consapevole bisogna tenere in considerazione alcuni parametri di base fissi.

Come scegliere una macchina fotografica? Ecco 4 parametri

Di fotocamere ce ne sono tantissime per tutti i gusti e le tasche, ma non è sempre facile scegliere soprattutto se non si è esperti del settore. E’ necessario a tal proposito conoscere dei parametri fissi di valutazione che possono costituire una guida per il consumatore.

In molti si lasciano confondere soprattutto dal numero dei pixel: ad un alto numero di pixel si associa un’elevata qualità della macchinetta. Niente di più sbagliato. I pixel sono un elemento importante, ma non l’unico da prendere in considerazione.

Ma allora quali sono gli elementi che caratterizzano una buona fotocamera? Quali aspetti devono essere tenuti in considerazione se si vuole comprare una macchinetta fotografica? Scopriamoli.

Ecco i 4 parametri principali per giudicare la qualità di una fotocamera digitale:

  • 1. Il sensore: a dispetto di quanto si pensi, i megapixel di un sensore non si associano sempre ad una elevata qualità della macchina fotografica. Il formato del sensore invece è un parametro molto più importante che in pochi conoscono. Sul mercato esistono 3 formati di sensore: il Full Frame (circa 24 x 36 millimetri), che assicura un rapporto di conversione 1:1, l’APS-c (circa 24 x 16 millimetri), più piccolo rispetto al Full Frame, ma con un rapporto di conversione buono pari a 1,5:1 o 1,6:1 e il formato Quattro terzi con un rapporto di conversione di 2:1, la metà rispetto al Full Frame. Date queste caratteristiche risulta ovvio che il miglior formato di sensore in circolazione è il Full Frame che non solo garantisce un’ottima qualità, ma anche un minor rumore sulle basse luci. Infatti, visto che stiamo parlando di un sensore grande, anche i pixel saranno più grandi: maggiore sarà il sensore e maggiore sarà la luce in grado di catturare. Ne deriva una resa ottimale con un ottimo rapporto tra luci ed ombre quanto più vicino al reale. Ovviamente il Full Frame è una soluzione ottimale per quel consumatore che lavora con la fotografia e che ha già acquisito un considerevole bagaglio di esperienza in questo campo. Per chi desidera invece fare foto di un certo livello, ma rimanendo comunque in ambito amatoriale, è consigliato l’APS-c che, anche se in misura minore, garantisce un’ottima qualità. I sensori APS-c infatti sono ad oggi i sensori più diffusi sulle reflex digitali perché associano alla performance un ottimo prezzo;
  • 2. Il processore: una volta che le informazioni catturate dalla macchina fotografica passano dal sensore al convertitore, vengono direttamente elaborate dal processore su una Cpu che manda all’interno di una memoria RAM i dati in elaborazione. Già solo da questo si può capire l’importanza del processore che di fatto è il cervello centrale della macchina. Per questo motivo le principali case produttrici, Nikon e Canon, si stanno sempre più orientando ad una maggior specializzazione dei processori, considerati una delle parti principali della fotocamera. Un buon processore deve avere velocità di calcolo e velocità di scatto a ripetizione. La Nikon utilizza Expeed 2 per le sue migliori macchinette in commercio, un processore di immagine dotato di un motore per elaborare i segnali A/D a colori a 14-bit con un tasso di elaborazione d’immagine a 16-bit. Per quanto riguarda invece i top di gamma Canon, viene utilizzato come processore Digic III associato ad un altro processore EOS;
  • 3. L’obiettivo: l’obiettivo che ha in dotazione una macchina fotografica (se parliamo di compatte) oppure che si associa ad una macchina fotografica (se parliamo di reflex) è un elemento costitutivo importante. Se prima, al tempo della fotografia analogica, l’obiettivo costituiva un buon 90% della qualità della fotocamera, oggi con la fotografia digitale le cose sono abbastanza cambiate. Infatti vi è una stretta dipendenza tra il sensore ottico e l’obiettivo: se acquistiamo una reflex entry level con un sensore di bassa qualità, possiamo anche associarvi un obiettivo fantastico ma comunque non saremo in grado di raggiungere obiettivi eccezionali. Tuttavia non possiamo neanche affermare che l’obiettivo non faccia la sua parte: è innegabile che un obiettivo di qualità è in grado di produrre foto di qualità. Tra le principali tipologie di obiettivi ricordiamo: l’obiettivo quadrangolare, il teleobiettivo, il fish-eye, il macro, l’obiettivo tilt-shift. Anche per gli obiettivi vale sempre la stessa regola: la scelta su quale sia il migliore dipende dall’uso al quale è destinato;
  • 4. La messa a fuoco: qualsiasi sia l’oggetto che si vuole fotografare, la messa a fuoco è fondamentale per la resa dell’immagine. Infatti grazie a quest’ultima i contorni del nostro punto focale, attorno al quale ruota tutta la nostra fotografia, diventano più nitidi e definiti garantendo alla foto la profondità necessaria per una miglior risoluzione. Più sono elevati i parametri di messa a fuoco e con essi il numero dei punti focali della fotocamera, più la nostra fotografia sarà nitida e quindi professionale.

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