La biografia, la pensione e il patrimonio di Gerry Scotti: facciamo i conti in tasca al presentatore simbolo di Canale 5 che in passato è stato anche parlamentare.
Quanto guadagna Gerry Scotti? Una domanda questa ricorrente visto che stiamo parlando di uno dei presentatori più amati e seguiti in Italia, volto storico di Canale 5 e Mediaset e conduttore di alcuni programmi di successo come Chi vuol essere milionario, Caduta Libera e The Wall.
Del resto il numero di ore accumulate in video per Canale 5 garantisce nel corso dell’anno uno stipendio milionario di tutto rispetto per Gerry Scotti che risulta così tra i presentatori più pagati di sempre all’interno del piccolo schermo.
In pochi però ricordano che Scotti è stato anche un deputato eletto, tra le fila del Partito Socialista Italiano, alle elezioni del 1987 grazie a quasi diecimila preferenze ottenute. In qualità di ex parlamentare percepisce anche una pensione che da tempo ha chiesto di non ricevere.
Proviamo allora a farci un’idea dei guadagni di Gerry Scotti, analizzando la sua biografia costellata di successi e sfide personali.
La biografia di Gerry Scotti
Gerry Scotti è un po’ quello che Carlo Conti è per le reti Rai. Virginio Scotti, questo è il suo vero nome, nasce a Mirandolo Terme in provincia di Pavia il 7 agosto del 1956 (età attuale 67 anni).
Padre operaio (adibito alle rotative di uno dei quotidiani più importanti d’Italia, Il Corriere della Sera) e madre casalinga, dopo la maturità classica Gerry Scotti si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza a Milano che però abbandona a solo due esami dalla laurea.
Inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo con lo pseudonimo di Gary Scotti, successivamente diventato Gerry, presso alcune emittenti radiofoniche locali come Radio Hinterland Milano2 e Radio Milano International. Negli anni ’80 arriva a Radio Deejay su convocazione diretta di Claudio Cecchetto, mentre la prima esperienza in tv è con DeeJay Television.
La sua carriera si lega presto a Mediaset, che ne fa presto il suo volto di punta (non avendo mai lasciato le reti di Cologno Monzese). Mike Bongiorno lo considerava prima della morte suo erede spirituale all’interno del panorama televisivo. La grande popolarità arriva sul finire degli anni novanta quando conduce trasmissioni cult come Passaparola, Chi vuol essere milionario (all’inizio, prima del cambio dalla lira all’euro, miliardario), la Corrida e Paperissima.
Oggi lo vediamo ancora in tv come giurato di Amici: come presentatore ha all’attivo oltre 700 prime serate e più di 7000 puntate in day time all’interno delle reti Mediaset, stabilendo un proprio record personale.
Quanto guadagna Gerry Scotti?
Instancabile e sempre con il sorriso sulle labbra, dotato di una simpatia contagiosa che ne ha saputo contagiare tantissimi telespettatori nel corso di una carriera lunga oltre 40 anni. Gerry Scotti è una garanzia per le reti Mediaset e in particolare per i quiz preserali che precedono il Tg5.
Secondo alcuni dati e indiscrezioni presenti nel web che si riferiscono al 2020, lo stipendio annuale di Gerry Scotti si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro: i proventi derivano sia dal cachet previsto dalle reti del biscione ma anche dalle televendite e promozioni per cui Scotti è solito prestare il proprio volto e la propria simpatia.
In pochi poi sanno che Gerry Scotti è anche proprietario di uno degli studi televisivi utilizzati da Mediaset, lo Studio Michelangelo (situato a Cologno Monzese).
In qualità di ex parlamentare, il presentatore ha diritto a una pensione alla quale da tempo sta cercando di rinunciare. “Ho ripreso a votare - ha dichiarato di recente al Corriere della Sera -, ma ho vissuto male quella esperienza. Mi restano i famosi mille euro di pensione a cui voglio rinunciare: l’ho già detto a tre presidenti del consiglio e lo dirò anche a Giorgia Meloni. Mi suggeriscono di darli in beneficenza: c’ero arrivato. Ma vorrei non essere costretto a ritirarli. Da quando ne parlo sa quanti altri ex onorevoli mi hanno scritto per unirsi a questa idea? Zero”.
Gerry Scotti nel 2014 ha chiesto per la prima volta di poter rinunciare al vitalizio che ammonterebbe a circa 1.400 euro al mese, ma nonostante abbia reiterato la richiesta negli anni ancora oggi continua a ricevere l’assegno mensile. Da allora il conduttore ha dichiarato di destinare la somma alle famiglie dei caduti sul lavoro.
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