Glencore, continua il sell-off. Cosa aspettarsi ora?

Glencore è considerata una delle principali multinazionali del comparto estrazione minerali e materie prime.

La società sta però vivendo un anno nero che le ha visto lasciare sul terreno oltre il 70% del proprio valore e fino a ridurre la propria capitalizzazione sotto i 10 mld di Sterline.

L’andamento delle materie prime e il rallentamento cinese hanno letteralmente dato il colpo di grazia alla società che dal mese di aprile è solo scesa.

L’analisi grafica di supporti e resistenze è praticamente impossibile specialmente per la determinazione di supporti dato che fino a che non vi è una stabilizzazione non si possono determinare.

Anche se non si determinano supporti e resistenze, il grafico fornisce uno spunto interessante di studio.

Come potete notare, evidenziato dal quadrato blu, potete vedere come l’indicatore DMI non abbia più chiuso la divergenza, nonostante di tanto in tanto vi siano stati dei segnali.

Questo è un presupposto per ricordare come sia errato affidarsi completamente agli indicatori senza integrarli con un’accurata analisi grafica che determini livelli di entry e stop-loss.

Analizzando Glencore alla chiusura di ieri, nonostante troverete la divergenza DMI aperta e un ADX elevato, escluderete tassativamente un’entry level poiché fino a quando non si stopperà il sell-off sarà impossibile pensare di creare un supporto e un livello di stop-loss.

Se Glencore riuscisse a stoppare la sua discesa e creare una base allora si potrebbe pensare ad un rimbalzo tecnico fino almeno alla prima resistenza di 97.44.

Fare previsioni più ottimistiche è impossibile, poiché sul titolo ci sono troppe incertezze non solo a livello grafico ma anche a livello di bilancio ( si parla di aumento di capitale) quindi è opportuno rimanere alla larga anche se prezzi bassi o rimbalzi repentini possono “fare gola”.

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