Gli Oculus Rift dovrebbero arrivare sul mercato italiano entro fine anno, ma intanto sono già disponibili online sul sito della Oculus VR.
Gli Oculus Rift, in genere chiamati più semplicemente dagli addetti ai lavori “casco”, non sono dei semplici, leggeri e discreti occhiali come i Google Glass, ma assomigliano per lo più ad un enorme maschera subacquea da indossare sul viso, che consente di muoversi e di entrare a tutto campo in una realtà 100% virtuale.
Sviluppati da Oculus VR, società fondata dal loro stesso inventore, il poco più che ventenne Palmer Luckey, gli Oculus Rift saranno presto presenti anche sul mercato italiano, ma è già disponibile un loro primo kit tutto incluso sul sito web della Oculus VR per soli 350 US dollari.
Tecnicamente gli Oculus Rift sono uno schermo da indossare sul viso (in inglese HMD, head-mounted display), una periferica a tutti gli effetti, che come un visore stereoscopico consente di entrare in una realtà virtuale. Ci si può muovere dunque in un’ambientazione fotorealistica e interagire con le immagini generate da un computer.
A differenza dei visori di prima generazione, gli Oculus Rift hanno un’altissima definizione, un campo di visione incredibilmente ampio e sensori a infrarossi che tracciano il movimento della testa con grande accuratezza. Il risultato è che non si ha più la sensazione di guardare uno schermo, ma si è totalmente immersi in un mondo tridimensionale capace di sostituire la realtà.
Ovviamente il campo di utilizzo per eccellenza degli Oculus Rift saranno i videogiochi in 3D. Ma non solo. Gli Oculus Rift permetteranno di visitare musei, fare simulazioni belliche, sviluppare progetti architettonici.
Se messi a disposizioni dei social network (tra l’altro proprio lo scorso marzo Mark Zuckerberg ha annunciato sul suo profilo l’acquisizione della società di Luckey per la modica cifra di due miliardi di dollari,ndr), gli Oculus Rift un domani potranno portarci a reimmaginare tutto un mondo nuovo di comunicare con le persone.
Magari non ci limiteremo più a controllare semplicemente la bacheca di Facebook, ma avremmo la possibilità di interagire sensorialmente con avatar uguali ai nostri amici in carne ed ossa; probabilmente poi indossando addirittura dei guanti speciali potremmo raccogliere oggetti o accarezzare cose che non esistono.
Che gli Oculus Rift siano un progetto interessante soprattuto per le sue applicazioni in ambito videludico è senza dubbio fuori discussione, e a dimostrare estremo interesse e anche la Sony che ha da poco annunciato il suo Project Morpheus, un casco per la realtà virtuale compatibile con PS4.
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