La Cina potrebbe bloccare l’export di terre rare, elementi fondamentali nell’industria elettronica statunitense. Secondo gli operatori è grazie a questa minaccia che si è arrivati al congelamento del bando Usa a Huawei.
Se Trump in genere ama spettacolarizzare al massimo le mosse che compie nel corso di una trattativa, il suo collega Xi Jinping, perfettamente allineato alla sobrietà cinese, preferisce un approccio meno diretto.
Se da Washington le strategie statunitensi sono scandite a colpi di tweet, l’ultima mossa messa in campo dal governo cinese è stata fatta quasi in silenzio.
Ma il risultato è stato altrettanto efficace, tanto da portare un ultimatum immediatamente operativo come quello lanciato contro Huawei ad essere congelato per ben tre mesi (Huawei vs Google: tregua di tre mesi per gli aggiornamenti).
Cosa sono le terre rare, “l’oro del XXI secolo”
La recente visita di Xi Jinping a Ganzhou, nella provincia orientale di Jiangxi, non è stata casuale. In piena escalation commerciale, il presidente si è recato nel centro di produzione e trasformazione delle “terre rare”, elementi fondamentali nella realizzazione di apparecchiature hi-tech.
C’è chi le ha definite “l’oro del XXI secolo”. Meno pomposamente si tratta di 17 elementi dai nomi esotici (scandio, ittrio, lantanio, cerio, praseodimio, neodimio, promezio, samario, europio, gadolinio, terbio, disprosio, olmio, erbio, tulio, itterbio e lutezio) utilizzati in innumerevoli applicazioni (dalle lampadine agli hard disk, dalle turbine eoliche ai motori elettrici passando per smartphone ed elicotteri).
La Cina, negli anni si è garantita un sostanziale monopolio nella fornitura mondiale di questi metalli: con riferimento al 2018, dall’Ex Regno di Mezzo è arrivato oltre il 70% dell’offerta di terre rare (e il Paese ospita il 40% delle riserve stimate).
Per saperne di più sulle terre rare: Terre rare: cosa sono e perché sono importanti per la Cina nella guerra commerciale.
Terre rare: un processo di estrazione pericoloso
Il quasi monopolio cinese non è legato al fatto che si tratti di elementi particolarmente difficili da trovare, anzi. Le terre rare sono metalli che si trovano in concentrazioni abbastanza elevate sulla crosta terrestre.
Il problema è che il processo di estrazione è particolarmente pericoloso e inquinante e necessita personale altamente specializzato. Ragioni che nel corso degli anni hanno indotto i Paesi ricchi ad appaltare l’estrazione delle terre rare alle aziende cinesi.
E, in piena guerra commerciale, le autorità cinesi hanno deciso di far valere il loro monopolio.
Terre rare: tre indizi che fanno una prova
E quindi, mentre Huawei finiva sotto attacco, Xi si è recato, con il codazzo di fotografi, nella provincia meridionale di Jiangxi, dove ha sede la Jl-Mag, azienda leader nel settore delle terre rare.
Il fatto che Xi nella visita si sia fatto accompagnare dal vice-premier Liu He, che è anche capo negoziatore a Washington in ambito commerciale, rappresenta il secondo indizio delle reali intenzioni delle autorità cinesi.
La minaccia è chiara, la Cina potrebbe bloccare l’export di terre rare in direzione Stati Uniti e paralizzare l’industria hi-tech della prima economia. Anche perché, e qui siamo alla terzo indizio (che una volta si diceva è sinonimo di prova), le terre rare non sono state incluse nella lista dei materiali sottoposti a dazi negli Stati Uniti.
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