Il produttore di yatch di lusso Ferretti debutterà alla Borsa di Hong Kong il 31 marzo dopo aver raccolto dall’IPO 1,9 mld di dollari di Hong Kong. Cosa c’è da sapere.
IPO Ferretti: il 31 marzo è atteso il debutto del gruppo di yacht di lusso Made in Italy alla Borsa di Hong Kong.
L’offerta pubblica iniziale, che valuta la società a 10 volte l’ebitda, ovvero 890 milioni di euro, è la prima quotazione importante di un gruppo europeo dallo scoppio dell’invasione russa dell’Ucraina il mese scorso.
Ferretti, che annovera tra i suoi clienti lo stilista britannico Jimmy Choo e l’ex stella del calcio David Beckham, è leader di mercato per yacht con prezzi da 4 milioni di euro a oltre 20 milioni.
Cosa c’è da sapere sull’IPO a Hong Kong del produttore italiano di barche di lusso.
IPO Ferretti: i dettagli sul debutto a Hong Kong
Il produttore italiano di yacht di lusso Ferretti Group ha quotato le sue azioni a 22,88 HK$ ciascuna (2,66 euro), la fascia più bassa della gamma proposta, per raccogliere 1,9 miliardi di HK$ (242,75 milioni di dollari) nella sua offerta pubblica iniziale di Hong Kong, ha segnalato il servizio IFR di Refinitiv.
La cifra è significativamente superiore ai 581 milioni di euro, o 2 euro per azione, che la società avrebbe quotato alla fine del 2019.
Il gruppo ha venduto 83,58 milioni di azioni, ovvero circa il 25% del suo capitale azionario totale, valutando la società a poco meno di 1 miliardo di dollari. L’offerta include anche un’opzione greenshoe del 15%.
Nello specifico, il valore complessivo di Ferretti raggiunge così tra 932 milioni e 1,2 miliardi di dollari Usa. Per il 2022 le previsioni post-greenshoe vedono un rapporto Price/Earnings (P/E) compreso tra i 15,2 e i 19,7.
Cinque gli investitori principali cinesi - Sunshine Insurance, Sanya Development, Hainan Free Trade Port Fund, Hainan Financial e Haifa Holding - che hanno investito un totale di $ 129,5 milioni.
L’IPO Ferretti è stata effettuata mentre Hong Kong sperimenta una forte volatilità del mercato a causa della guerra ucraina, l’aumento dei tassi di interesse globali e le continue ricadute dovute al costante cambiamento normativo cinese.
Secondo i dati Refinitiv, l’indice Hang Seng di Hong Kong è in calo del 6,2% per l’anno e del 3,4% per marzo.
Tuttavia, nonostante i venti contrari geopolitici e le continue restrizioni legate al Covid, in particolare in Asia, l’ad Alberto Galassi, a cui è attribuita la svolta del gruppo da quando ha preso il timone nel 2014, ha affermato che la quotazione non poteva più essere rimandata.
Ferretti punta a una crescita sostanziale attraverso investimenti volti ad ampliare la propria gamma, aumentare le dimensioni degli yacht e rafforzare i propri servizi post-vendita come il noleggio e il refitting.
“I nostri azionisti erano estremamente [fiduciosi], poi ci siamo anche resi conto che la guerra in Ucraina è vista come più lontana dagli investitori nella regione Asia-Pacifico, che erano più a loro agio nell’investire in questa fase”, ha affermato Galassi.
Gli investitori fondamentali asiatici rappresentano circa il 70% del totale dell’IPO.
Il gruppo si aspetta che il valore del mercato globale degli yacht cresca in media del 7% all’anno, raggiungendo i 27 miliardi di euro nel 2025, con un rafforzamento della domanda proprio nella regione dell’Asia del Pacifico.
Da ricordare, la società è controllata da Weichai dal 2012, che possiede una quota dell’86%. Una partecipazione dell’11% è stata acquistata nel 2016 da Piero Ferrari, l’erede della famiglia che ha fondato l’omonimo marchio di auto di lusso.
Ferretti sta lavorando su ordini per un valore di oltre 1,2 miliardi di euro dopo aver ridotto il suo debito da 265 milioni di euro nel 2018 a 93 milioni di euro in contanti nel 2021. Nello stesso periodo i ricavi sono cresciuti da 615 milioni di euro a 898 milioni di euro lo scorso anno.
Il debutto a Hong Kong di Ferretti è atteso per il 31 marzo.
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