ISA professionisti 2019: alto rischio errori di calcolo. Precompilate da modificare

Giorgio Battisti

12 Settembre 2019 - 15:49

ISA professionisti 2019: il rischio di errori nel calcolo è elevato, a causa dell’utilizzo tra i dati precompilati del numero di certificazioni uniche trasmesse dai sostituti, che tuttavia hanno tempo fino al 31 ottobre 2019 per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate.

ISA professionisti 2019: alto rischio errori di calcolo. Precompilate da modificare

ISA professionisti 2019: il rischio di errori nel calcolo del punteggio per i lavoratori autonomi è elevato. La causa sono i dati delle certificazioni uniche, utilizzate come indicatore per l’attribuzione del “voto in pagella”.

Peccato che, se gli ISA precompilati sono già stati messi a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate a partire dal mese di giugno, i sostituti d’imposta hanno tempo fino al 31 ottobre 2019 per la trasmissione del modello CU degli autonomi.

Una situazione che ha del paradossale e che di fatto comporta la necessità di modificare i dati degli ISA precompilati dei professionisti o, quantomeno, di attendere che l’Agenzia delle Entrate li integri.

C’è da dire che modificare i dati precalcolati dall’Agenzia delle Entrate resta facoltativo, ma un eventuale errore ivi contenuto potrebbe comportare l’attribuzione di un punteggio ISA basso, fino a portare al rischio di controlli nel caso di voto in pagella inferiore al 6 o inibire l’accesso ai benefici premiali riconosciuti dall’8 in su.

ISA professionisti 2019: alto rischio errori nel calcolo. Precompilate da modificare

È stata la circolare n. 20 pubblicata dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 9 settembre 2019 ad accendere la spia sul rischio che gli ISA della stragrande maggioranza dei professionisti fossero di fatto da ricalcolare, previa modifica ai dati indicati nel file precompilato.

Tra gli indicatori di anomalia, quello che misura la “Corrispondenza del numero totale di incarichi con il modello CU” incrocia i dati trasmessi all’Agenzia delle Entrate con quelli dichiarati dal contribuente.

L’indicazione di un numero di incarichi inferiore al totale delle certificazioni uniche trasmesse dai sostituti d’imposta all’Agenzia delle Entrate attiva l’indicatore che segnala di conseguenza un’anomalia e può modificare anche in misura rilevante il punteggio di affidabilità fiscale attribuito al titolare di partita IVA.

Una regola razionale, ma che si scontra con il fatto che la normativa ISA sembra del tutto slegata da quella che riguarda gli adempimenti connessi. Così è per i modelli CU dei lavoratori autonomi.

I sostituti d’imposta hanno infatti tempo fino al 31 ottobre (scadenza del 770) per l’invio telematico delle certificazioni uniche dei professionisti (CU autonomi). La deroga al termine di scadenza ordinario, fissato per i dipendenti al 7 marzo, interessa tutte le somme che non possono essere dichiarate con il 730 precompilato.

Una scadenza lunga confermata dall’Agenzia delle Entrate ma che sembra aver dimenticato.

I dati indicati negli ISA precompilati, messi a disposizione all’interno del Cassetto Fiscale del contribuente dallo scorso 12 giugno, risulteranno quindi inevitabilmente mancanti del giusto numero di certificazioni uniche ricevute dai professionisti come percipienti somme imponibili.

ISA professionisti, errori di calcolo e precompilate da modificare per evitare voti bassi

Sebbene la modifica ai dati precalcolati contenuti negli ISA precompilati dall’Agenzia delle Entrate non sia obbligatoria, di fatto lo sarà per quei professionisti che rischiano di vedersi attribuire un punteggio di affidabilità fiscale basso per via dell’inevitabile incongruenza tra CU ed incarichi dichiarati.

Sarà possibile integrare i dati degli ISA precalcolati dall’Agenzia delle Entrate per disattivare eventuali criticità evidenziate dagli indicatori elementari di anomalia per effettuare nuovamente il calcolo.

Una scelta obbligata per i professionisti, a patto che dopo il 31 ottobre 2019 l’Agenzia delle Entrate non integri i dati in suo possesso, rendendo in questo caso necessario scaricare nuovamente il file .xml degli ISA precompilati.

C’è ancora qualcuno convinto che non sia necessaria una disapplicazione degli ISA?

Iscriviti a Money.it