La Teoria del mercato efficiente o ipotesi del mercato efficiente nasce dagli studi di Eugene Fama, famoso studioso americano. Egli sosteneva che in funzione delle ingenti risorse utilizzate dalle società di brokeraggio per condurre studi micro-macro economici ed avere così informazioni maggiori di quelle disponibili sul mercato i loro analisti avrebbero dovuto battere un generico portafoglio di titoli con la stessa rischiosità.
L’analista di fatto agevola il mercato a restare efficiente: se tutti gli investitori possedessero portafogli costituiti da indici azionari i trader professionisti avrebbero notevoli possibilità per avvantaggiarsi della situazione. Ma proprio il movimento dei trader verso tali vantaggi avrebbe come conseguenza la scomparsa del vantaggio stesso, riportando tutti gli operatori alle stesse condizioni, confermando quindi il principio che non è possibile battere sistematicamente il mercato.
Il punto cruciale sta nell’efficacia della valutazione della continua evoluzione delle condizioni macro-economiche, degli scenari politici nazionali e internazionali, dell’andamento settoriale che incidono sulle prospettive economiche della società. La corretta valutazione di questa continua evoluzione dipende dall’effettiva e rapida diffusione delle informazioni relative alle variazioni delle prospettive aziendali.
Sono tre le fasi in cui si può schematizzare il meccanismo con cui gli eventi possono condizionare il prezzo di un’azione:
- gli eventi influenzano il valore di imprese e azioni.
- l’informazione si diffonde sul mercato e viene utilizzata dagli investitori per valutare l’azienda e decidere se acquistare o vendere il titolo.
- il comportamento degli investitori incide sulla quotazione in modo che il prezzo cambi allineandosi al valore corretto del titolo.
Quand’è che il mercato è considerato efficiente?
Un mercato si considera efficiente quando le informazioni si diffondono rapidamente tra gli investitori e di conseguenza si trasferiscono correttamente sul prezzo. La velocità con cui il prezzo si aggiusta è funzione inversa del ritardo con cui le informazioni passano dagli investitori professionali a quelli occasionali.
Forme di efficienza del mercato
Esistono diverse forme di efficienza:
- forma debole: quando l’informazione ricavabile dallo studio dei dati storici è contenuta nel prezzo corrente. Tale situazione è conosciuta anche come random walk per cui gli investitori, scambiandosi continuamente titoli creano un andamento casuale del prezzo del titolo azionario: la probabilità di un aumento del prezzo è identica a quella associata a una diminuzione nello stesso periodo, prescindendo dalla quotazione dell’azione nel precedente periodo.
- forma semi-forte: quando nei prezzi delle azioni, oltre a tutta l’informazione contenuta nella serie storica dei prezzi, è riflessa anche tutta l’informazione pubblica, ovvero le informazioni trasmesse dai media.
- forma forte: se i prezzi delle azioni riflettono tutte le informazioni disponibili, comprese quelle riservate o privilegiate: non si possono realizzare extra-profitti avendo a disposizione informazioni privilegiate poiché i prezzi comprendono qualunque tipo di notizia, anche quelle più esclusive.
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