I dati dell’Istat delineano un’Italia ancora in crisi; due giovani italiani su tre tra i 18 e i 34 anni vivono ancora a casa con i genitori. Ecco tutte le percentuali e il confronto con gli altri Paesi Europei.
Nonostante il 2015 si presenti come l’anno del rilancio dell’economia italiana, come segnalato dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, i dati riportati dall’Istat mostrano un’Italia stretta nella morsa della crisi che ancora fa sentire i suoi effetti.
A pagare le conseguenze sono soprattutto i giovani costretti a prolungare la permanenza a casa dei genitori<.
I giovani che ancora vivono in famiglia sono i due terzi del totale delle persone con un’età compresa nella fascia tra i 18 e i 34 anni.
Confronto con gli altri Paesi europei
Numeri allarmanti, che fanno ancora più riflettere se confrontati con quelli degli altri Paesi d’Europa:
- in Francia, la percentuale dei giovani che vivono in famiglia, si attesta attorno al 34,2%,
- in Germania al 42,3%
- in Inghilterra al 34,2%.
Italia: i giovani che rimangono a casa sono sempre di più
In totale sono 7,4 milioni di persone, in Italia, a vivere sotto il tetto dei genitori. Secondo l’indagine di Eurostat, inoltre, il dato è in crescita di oltre cinque punti rispetto al 2008, quando la percentuale si attestava intorno al 60%.
Dato in crescita anche in Francia, ma di meno di due punti e in diminuzione invece in Germania.
Anche prendendo una fascia di età di riferimento più alta, la sostanza non cambia.
La percentuale di giovani con un’età compresa <tra i 25 e i 34 anni che vive ancora con almeno un genitore è del 49,4% (quasi un giovane su due) a fronte del 28,8% nell’Unione Europea, dell’1,4% dei danesi, dell’11,3% dei francesi, del 16,8% dei tedeschi e del 13,8% degli inglesi.
Fa meglio anche la Spagna con una percentuale del 37,4%, mentre risultano peggiori bulgari, greci e slovacchi con percentuali che superano il 50%.
Anche i giovani con un lavoro restano a casa
La mancanza di lavoro è una delle cause, ma non la sola. Spesso anche i giovani con un lavoro restano a vivere nella famiglia di origine; nella fascia tra i 25 e i 34 anni, infatti, il 43% dei giovani che restano a vivere con i genitori ha un lavoro a tempo pieno.
Se si considera la fascia di età che va dai 18 ai 34 anni, invece, oltre un quarto (pari al 27%) dichiara di averlo.
Chi decide di restare a casa?
A restare a casa sono soprattutto i maschi (il 57,5% tra i 25 e i 34 anni).
Minore di più di dieci punti percentuali la percentuale delle ragazze che rimangono a vivere con i genitori che si attesta al 41,1%.
Resta impietoso anche in questa speciale classifica il paragone con gli altri paesi: in Danimarca le ragazze tra i 25 e i 34 anni che restano a vivere a casa sono lo 0,4% del totale, in Germania il 10,5% e in Francia l’8,1%.
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