Il numero di nuove installazioni di robot in Italia continua a crescere, dando ampio spazio a un mercato commerciale del valore di oltre 50 miliardi di euro.
Sono oltre 9.000 il numero di nuove installazioni di robot che, lo scorso anno sono state effettuate in Italia. Un numero che continua a crescere rispetto non solo all’Europa ma al mercato mondiale. È quanto dichiarato dall’Associazione Italiana robotica e automazione. Una realtà che colloca il nostro paese tra le prime Nazioni 4.0 che hanno investito di più nell’automazione.
La crescita del settore della robotica in Italia e nel mondo
In base a quanto dichiarato dai dati riportati dal Sole 24 Ore, dalla SIRI e da UCIMU, la richiesta di installazioni di robot per il 2018 è stata pari a 9.237 unità con un incremento del 11,5%, grazie anche all’impulso dato al settore della robotica dal programma Industria 4.0 e dai numerosi sgravi fiscali.
Una crescita di 2000 unità in più rispetto al 2017 che aveva visto l’Italia installare 7.700 nuove macchine con un incremento del 19%, più alto di quello del Giappone con il 18%, di quello tedesco con l’8% e persino degli USA con il 6%.
Il 2017 era stato un anno che aveva visto a livello mondiale l’installazione di 387mila robot industriali e un incremento del 31% rispetto all’anno precedente, segnando il nuovo record degli ultimi cinque anni.
L’Italia al settimo posto della classifica mondiale supera la Cina
Si attendeva qualcosa di simile anche per il 2018, ma la crescita è stata rallentata soprattutto a causa della netta diminuzione di installazioni che sono avvenute in Cina, complice anche la guerra commerciale con gli Usa. La produzione di Pechino ha segnato un calo di 5.000 unità mentre la crescita è aumentata in zone come l’Europa con un +7% e l’America con un +6% attestandosi sulla produzione di 384mila unità.
Come ha dichiarato il presidente dell’Associazione Italiana di robotica e automazione Domenico Appendino, «anche se in quest’anno la situazione mondiale non è stata delle migliori, ciò fa risaltare ancora di più la crescita dell’Italia».
Grazie alla nuova spinta che si è avuta nel settore, l’Italia si colloca al 7° posto per il 2018, rispetto all’ottava posizione del 2017, della classifica mondiale per le nuove unità, mentre è al di sopra della media degli altri paesi anche per le installazioni in proporzione ai 10.000 addetti, raggiungendo il 190 posto, superando la Spagna e la Francia. A portare avanti la crescita sono state l’introduzione di nuove macchine che possono trovare impiego anche nelle piccole e medie aziende e in particolare nel settore automotive e metallurgico
Le previsioni per il 2019 e lo sviluppo del settore della robotica collaborativa
Per il 2019 le prospettive di crescita italiane sembrano non essere così eclatanti, dato che la SIRI e UCIMU ipotizzano che si possa attestare intorno al 5% con un rallentamento rispetto al 2018. Le prospettive però sembrano più ottimistiche se si pone attenzione al settore di nicchia delle applicazioni della robotica collaborativa che nel 2018 ha già segnato un incremento del 15% e che potrebbe trascinare il mercato per quest’anno.
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