Istat: boom dell’export del Sud Italia (+10,6%). Le regioni più virtuose e i motivi di una crescita che supera di 20 volte la media nazionale.
Nei primi nove mesi del 2016 le esportazioni del Sud Italia sono aumentate del 10,6%, ma il divario tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia resta comunque molto pesante in termini di prodotto interno lordo pro-capite. E’ quanto emerge dagli ultimi report Istat sulle esportazioni delle regioni italiane e sui conti economici territoriali.
Secondo l’Istituto nazionale di statistica, nei primi tre trimestri dell’anno le esportazioni del Sud Italia superano di oltre 20 volte l’aumento medio nazionale (fermo a +0,5%) e battono nettamente anche il risultato dell’Italia nord-orientale e centrale (entrambe a +1,5%) così come da quello del Nord Ovest (-0,8%). Allo stesso tempo, però, crolla l’export delle isole (-21,3%).
Le regioni che offrono il maggior contributo alla crescita dell’export nazionale sono Basilicata (+76,6%), Abruzzo (+12,1%) e Emilia-Romagna (+1,5%), Friuli-Venezia Giulia (+5,5,%), Marche (+5,2%) e Liguria (+8,5%). Tra quelle che si segnalano in negativo troviamo invece Piemonte (-4,9%), Sicilia (-21,2%) e Sardegna (-21,4%).
Istat: perché l’export del Sud è cresciuto così tanto
Nel corso dei nove mesi, ha contribuito positivamente alle esportazioni nazionali per un punto percentuale l’aumento delle vendite autoveicoli dalla Basilicata e di mezzi di trasporto (esclusi gli autoveicoli) da Lazio, Friuli-Venezia Giulia e Liguria.
Ha invece influito in senso negativo sulle vendite nazionali verso i mercati esteri - riporta sempre l’Istat - il calo dell’export di autoveicoli dal Piemonte e di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Sardegna.
Istat: le esportazioni delle regioni italiane
L’Istat afferma inoltre che nei primi nove mesi del 2016
“le vendite dalla Basilicata e dal Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti, e quelle dalla Toscana verso Svizzera e Francia, forniscono un impulso positivo all’export nazionale, mentre flettono le vendite del Piemonte verso gli Stati Uniti e della Lombardia e della Sicilia verso i paesi OPEC”.
Nello stesso periodo dell’anno
“la positiva performance all’export di Potenza, Milano, Frosinone, Trieste, Chieti, Ascoli Piceno, Genova e Firenze contribuisce positivamente all’export nazionale. Le province che contribuiscono in misura maggiore alla diminuzione delle vendite sui mercati esteri sono Torino, Siracusa, Latina, Cagliari, Varese, Vicenza e Massa-Carrara”.
Istat: Pil pro capite Sud -44,2% Centro-Nord
Anche se in diminuzione rispetto a due anni fa, il divario tra il Pil pro capite del Sud (17.800 euro annui) e quello del Centro-Nord resta molto ampio (-44,2%). Nel dettaglio, il Pil per abitante risulta pari a 33.400 euro nel Nord-Ovest, a 32.300 euro nel Nord-Est e a 29.300 euro nel Centro del Paese.
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