L’Italia rischia l’arrivo della Troika? Un prestito al fondo salva stati è l’unica soluzione per l’economista della Merkel Volker Wieland.
L’Italia è senza speranza, gli analisti iniziano a temere l’arrivo della Troika.
A rinnovare la paura della necessità che la Troika arrivi in Italia per stimolare le riforme e quanto deve essere fatto per superare la crisi è il bracco destro della Merkel, Volker Wieland.
Secondo l’economista tedesco, il nuovo governo d’Italia deve essere necessariamente sostenuto nella creazione di riforme adatte al mercato attuale.
E per evitare il peggio, l’Italia potrebbe vedersi costretta a richiedere un piano di aiuti al Fondo Salva Stati (ESM) , di cui fa parte anche il FMI. Lo scenario ricorda molto, troppo, l’intervento della Troika in Grecia, che negli anni ha portato la popolazione sul lastrico a causa dell’austerità.
L’Italia ha bisogno della Troika, sottolinea Volker Wieland alla rivista tedesca Handelsblatt.
A rendere necessario un prestito per risollevare le sorti dell’Italia non è il risultato del referendum costituzionale in sé ma i livelli da record del debito pubblico, accompagnato dall’andamento economico sottotono.
Dell’arrivo della Troika in Italia è necessario secondo il consigliere della Merkel a causa della pericolosità del debito italiano su tutto il resto dell’Europa.
Troika in Italia: ecco cosa succederà
Secondo l’economista solo una combo tra l’ESM (il Fondo Salva Stati Europeo) e il Fondo Monetario Internazionale può avere il potere di applicare le “giuste pressioni per sbloccare le riforme”.
Il nuovo governo italiano deve applicare “una politica dell’offerta vicina al mercato”, con focus particolare “sul mercato del lavoro, dei prodotti, dell’amministrazione pubblica e della giustizia”.
Nessuna speranza alternativa per l’Italia: il nostro Paese rischia, tanto da mettere in dubbio la sua permanenza all’interno dell’unione monetaria:
“Se il nuovo governo non affronterà con decisione questi problemi, l’Italia non riuscirà a restare a lungo nell’unione monetaria”.
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