Il crollo del dollaro canadese non basta ancora a sostenere la produzione di petrolio in Canada. Per JPMorgan, USD/CAD potrebbe superare 1.52
Il dollaro canadese è protagonista di una caduta che sembra senza fine e il cambio USD/CAD ha guadagnato circa il 20% dall’inizio dell’anno. Tuttavia, per JPMorgan il loonie sarebbe ancora troppo forte ed andrebbe svalutato dalla Bank of Canada.
Per domani è prevista la decisione della BoC sul tasso d’interesse e secondo JPMorgan sarebbe l’occasione per un nuovo taglio.
Dollaro canadese, il tasso di cambio favorevole supporta l’economia
Il crollo del prezzo del petrolio è un grande problema per il sesto produttore mondiale e questo spiega la correlazione diretta tra la quotazione del greggio e il dollaro canadese. Per le aziende del settore il fatturato per barile è sceso notevolmente, ma l’attività rimane ancora solida proprio grazie al tasso di cambio favorevole.
Lunedì mattina, infatti, il future del Western Canadian Select, una miscela di greggio pesante, era scambiata a circa 14,50$ al barile, ma proprio grazie al crollo del loonie i produttori hanno ricavato oltre 21 dollari canadesi al barile. Questo è il modo in cui il tasso di cambio attutisce il colpo per le imprese petrolifere e contribuisce a sostenere produzione e occupazione.
Petrolio: a rischio la soglia dei costi operativi marginali
Secondo Daniel Hui, direttore esecutivo di strategia FX globale per JPMorgan, è stato raggiunto il punto in cui un’ulteriore indebolimento dei prezzi potrebbe compromettere la resilienza delle attività. I prezzi del Western Canadian Select minacciano ora di scendere al di sotto della soglia dei costi operativi marginali (circa 20 dollari canadesi al barile) e questo potrebbe costringere la Bank of Canada a svalutare la propria moneta pur di supportare l’economia del Paese.
JPMorgan, la Bank of Canada dovrebbe tagliare il tasso d’interesse
L’idea che la Bank of Canada debba tagliare il tasso d’interesse non è unanime tra gli analisti di JPMorgan, tuttavia Daniel Hui sostiene che il dollaro canadese non sia ancora eccessivamente debole, sebbene si stia muovendo verso i minimi da 14 anni nei confronti del dollaro USA.
USD/CAD oltre 1.52?
Il motivo di questa posizione è l’idea che la caduta del loonie non avrebbe scontato adeguatamente quella del petrolio e un modo per evitare di rendere antieconomica la produzione petrolifera in Canada sarebbe quindi fare in modo che la valuta del Paese sia molto più sensibile alla pressione al ribasso dei prezzi del greggio.
Se la produzione di petrolio canadese si riduce perché il calo del loonie non basta a mantenere i prezzi al di sopra del costo marginale di produzione, secondo Hui, il cambio USD/CAD potrebbe continuare a salire fino oltre la soglia di 1.52.
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