Jeans Rifle a 2 euro: come e quando partecipare alla svendita

Martino Grassi

2 Febbraio 2021 - 18:15

Rifle, dopo il suo fallimento, venderà sottocosto circa 70.000 capi a soli 2 euro per rientrare negli ammanchi dell’azienda. Ecco come e quando partecipare alla svendita.

Jeans Rifle a 2 euro: come e quando partecipare alla svendita

Rifle, noto marchio di jeans e abbigliamento casual di Barberino di Mugello, in Toscana ha dichiarato il suo fallimento lo scorso ottobre, complice anche la pandemia che ha aggravato la situazione già non troppo florida dell’azienda.

Il tribunale di Firenze ha deciso di svendere per pochi euro i circa 70.000 capi rimasti invenduti per cercare di rientrare degli ammanchi dell’azienda, in sostanza quindi sarà possibile portarsi a casa gli ultimi articoli, come jeans, scarpe, camicie, felpe, giubbotti, prodotti dalla rinomata azienda Made in Italy per soli 2 o 3 euro. Ma vediamo come e quando partecipare alla svendita.

Jeans Rifle a 2 euro: come e quando partecipare alla svendita

Al momento non si conoscono ancora i dettagli della svendita della merce, dal momento che l’Istituto Vendite giudiziarie (Isveg) sta ancora organizzando l’evento. In totale saranno circa 70.000 i pezzi messi in vendita recuperati dai 13 negozi di Rifle, una delle prime aziende italiane a produrre jeans e tra le poche ad esportarli anche negli Stati Uniti.

Stando alle prime indiscrezioni tuttavia, si presume che la svendita avrà luogo nel mese di marzo, all’interno di un outlet temporaneo dedicato. In sostanza sarà possibile acquistare jeans, magliette, maglie, giacconi, felpe, camicie e scarpe. Un fattore necessario per l’organizzazione della svendita sarà il rispetto delle misure anti-assembramebento previste per evitare la diffusione del coronavirus. Dunque non sarà possibile la creazione di code interminabili e gli ingressi saranno scaglionati. Tutti i dettagli saranno comunicati nei prossimi giorni dall’Istituto Vendite giudiziarie.

La storia di Rifle

L’azienda Rifle nasce nel dopo guerra, nel 1958, ma acquisì il successo solamente negli anni ‘80, grazie ai due fratelli Giulio e Fiorenzo Fratini che riuscirono a far diventare il marchio fiorentino un simbolo di qualità italiana riconosciuto nel mondo”.

L’espansione iniziò negli anni ‘70, ma l’apice venne raggiunto negli ani ‘80, decennio in cui la distribuzione dell’azienda di casualwear raggiunse il suo periodo di massima espansione. L’azienda tuttavia non è riuscita a restare a galla e lo scorso ottobre, dopo una profonda crisi che nemmeno gli ingenti investimenti, arrivati da fondi esteri arrivati nel 2017, sono riusciti a risanare, ha dichiarato il fallimento.

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