Niente di fatto: LSE ha rifiutato l’offerta d’acquisto avanzata dalla Borsa di Hong Kong. Motivi e conseguenze
Il London Stock Exchange Group (LSE) ha rifiutato l’offerta d’acquisto avanzata dalla Borsa di Hong Kong, già pronta a mettere le mani su Piazza Affari & Co.
I motivi di questa decisione sono stati chiariti in una nota inviata poco fa dalla capitale britannica, nota che ha spinto la maggior parte del mercato a interrogarsi su tutte le possibili conseguenze del caso.
Il matrimonio tra LSE e Hong Kong non ci sarà il che significa che Borsa Italiana non diventerà cinese come teorizzato due giorni fa, quando la proposta è stata finalmente resa nota.
LSE rifiuta Hong Kong: i motivi
Che cosa ha spinto il London Stock Exchange a rifiutare un’offerta discussa e analizzata dal mercato intero? Sul piatto erano stati messi circa 37 miliardi di euro volti all’acquisto dell’intero gruppo, eppure la controllante di Borsa Italiana non ha ceduto.
Tra i motivi di questa scelta sicuramente i timori del board (rimasto scettico nei confronti dell’operazione) oltre che:
“preoccupazioni significative sugli aspetti chiave della proposta: strategia, fattibilità, forma del compenso e valore.”
Carica di difetti: così LSE ha praticamente definito l’offerta di Hong Kong. Il rifiuto è arrivato dopo 48 ore dal ricevimento dell’offerta ma è stato immediato. Londra ha chiuso le porte in faccia a qualsiasi impegno con gli asiatici.
Quali conseguenze?
Secondo alcune fonti riportate da Bloomberg, il mancato avvicinamento tra LSE e Hong Kong potrebbe dare vita ad una vera e propria guerra di offerte volta a mettere le mani sull’intero gruppo, Borsa Italiana compresa.
Tra i papabili interessati CME Group, Intercontinental Exchange e perché no anche anche Deutsche Boerse, stando a quanto riportato da Milano Finanza che non ha escluso neanche l’arrivo di una nuova offerta (più corposa) dalla Borsa di Hong Kong.
Il gruppo LSE e dunque anche la Borsa Italiana, potrebbero diventare le nuove protagoniste del mercato.
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