Fino a vent’anni fa, Boeing era una delle aziende più celebrate a Wall Street. Oggi una serie di errori di governance hanno portato la compagnia al collasso.
Nel 1997, Boeing era una delle aziende più celebrate a Wall Street. Dopo aver superato ostacoli normativi, si era fusa con McDonnell Douglas, diventando il più grande produttore di aerei e il secondo maggiore appaltatore della difesa al mondo, con oltre 200.000 dipendenti e numerosi stabilimenti sparsi negli Stati Uniti.
Questo, però, è un lontano ricordo. Oggi, infatti, una delle aziende più importanti per l’industria aeronautica e l’economia americana, sta affrontando una crisi profonda che mette in dubbio il suo futuro. Per recuperare, dovrà riconquistare la fiducia di viaggiatori, compagnie aeree, regolatori, investitori e dipendenti, un compito difficile reso ancora più complesso dai recenti problemi tecnici, scioperi e difficoltà finanziarie. Ma i problemi sono tanti e riguardano gli Usa come sistema Paese.
La crisi di Boeing
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