I titoli che riguardano la difesa sembrano essere i migliori su cui puntare per il 2017. A dirlo è Credit Suisse, per un motivo ben preciso.
La difesa potrebbe essere il settore con i migliori rendimenti nel 2017, dato il momento storico in cui stiamo vivendo. Questo è ciò che crede uno dei maggiori istituti di credito in Europa: Credit Suisse.
Il settore in questione potrebbe avere una crescita da non trascurare nel 2017, a causa della paura di attentati e del programma politico di Trump.
Le tensioni geopolitiche sono infatti in crescita e tutto sembrerebbe far pensare ad un incremento della spesa pubblica e privata in questo settore. I cittadini di molti stati non si sento più sicuri e dopo gli attentati che si sono avuti nel vecchio continente sono molti ad auspicarsi un maggiore contributo dello stato al settore difesa.
Si devono inoltre anche tenere ben presenti le varie dichiarazioni di Donald Trump, che ha incentrato la sua politica proprio sull’incremento della spesa pubblica destinata alla difesa.
Promesse che se fossero mantenute potrebbero portare ad un notevole balzo delle quotazioni delle aziende che si occupano di ciò.
Vediamo quindi quali sono le previsioni per il settore difesa nel 2017 e per quale ragione si dovrebbe investire in quest’ambito secondo Credit Suisse e non solo.
Investimenti 2017: settore difesa da tenere d’occhio
Le analisi di Credit Suisse non lasciano molti dubbi: il 2017 potrebbe essere l’anno dei titoli della difesa. Questo perché le spese in questo settore non sono mai state così basse e potrebbero quindi essere incrementate nei prossimi mesi.
In America le spese per la difesa sono inferiori di ben il 40% rispetto agli ultimi 4 decenni.
Anche l’Europa sembra aver tagliato una buona fetta della sua spesa destinata a questo settore ed andando a toccare così un -18% rispetto al livello medio degli ultimi 20 anni. Dati che per ovvie ragioni sono destinati a crescere e che fanno pensare ad un momento di espansione del settore in questione.
Inoltre a far riflettere gli analisti sono anche le promesse elettorali di Donald Trump, che ha detto in più occasioni di voler aumentare di ben il 15% il budget destinato al settore difesa.
Un’idea che potrebbe portare un notevole apprezzamento per le aziende e i titoli che sono coinvolti.
Non solo questo porta gli analisti di Credit Suisse a tirare queste conclusioni, ma anche un’altra proposta di Trump: l’aumento della spesa pubblica per la difesa per i Paesi Nato.
In base alle parole del Presidente americano ogni paese che fa parte della Nato dovrà destinare il 2% del suo Pil per la difesa, altrimenti avranno un aiuto molto limitato dagli Stati Uniti.
Al momento nessuno degli stati dell’Unione europea si trova in regola, fatta esclusione di Inghilterra e Polonia. Se quindi le promesse di Trump dovessero poi attuarsi nel settore difesa verrebbero riversati migliaia di miliardi con un’ovvia crescita esponenziale dei titoli.
Anche Wells Fargo è della stessa opinione, dal momento che ritiene il settore offra ottime opportunità di investimento. Ciò principalmente perché le azioni al momento hanno un prezzi di gran lunga inferiore al loro valore.
Secondo gli analisti per i titoli defence degli Stati Uniti si avrebbero ben un 10% in meno di valore sul mercato e per quelli del settore europeo si arriverebbe anche ad un 20%.
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