Ingresso vietato nel Lazio a chi ha temperatura superiore a 37,5° ed è sottoposto a isolamento fiduciario. Tutte le regole in vigore per entrare in regione e testo dell’ordinanza.
Via libera agli spostamenti regionali su scala nazionale senza autocertificazione, ma ogni Regione con propria ordinanza può stabilire gli adempimenti da effettuare all’ingresso.
Nel Lazio è fatto divieto assoluto di entrare in regione a chi presenta sintomatologie respiratorie e febbre superiore a 37,5° e alle persone già sottoposte a sorveglianza sanitaria di isolamento fiduciario.
Misure severe per chi viaggia con i mezzi del trasporto pubblico, aereo, navi e ferrovie: i vettori sono tenuti alla misurazione della temperatura dei passeggeri che entrano nel Lazio.
Chi ha la temperatura corporea pari o superiore a 37,5° deve chiamare il numero unico regionale dedicato.
All’interno del territorio laziale i cittadini, residenti e non, sono tenuti a rispettare il distanziamento sociale, evitare gli assembramenti e indossare la mascherina ovunque non sia possibile rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro.
Qui le regole per viaggiare con la propria auto in sicurezza e senza rischiare sanzioni
Regole da seguire per chi viaggi in aereo, treno e nave
I vettori del trasporto interregionale sono tenuti a misurare la febbre ai passeggeri all’imbarco. Chi ha una temperatura pari o superiore a 37,5° gradi non può entrare nella regione.
Per quanto riguarda il trasporto marittimo al porto di Civitavecchia, i vettori sono tenuti a misurare la temperatura dei singoli passeggeri al momento dello sbarco. Chi ha una temperatura corporea pari o superiore a 37,5° è tenuto a chiamare il numero regionale dedicato: 800.118.800.
Dopo aver segnalato il fatto, la regione valuterà se attivare il SISP di competenza territoriale per l’eventuale presa in carico, la procedura di isolamento e il test diagnostico.
Regole contro il sovraffollamento
Nuove disposizioni per prevenire il sovraffollamento negli uffici pubblici dedicati al rilascio delle esenzioni per reddito E01, E02, E03, E04 e per l’esenzione per patologia. L’ordinanza dispone la proroga al 31 dicembre 2020 per gli adempimenti in scadenza al 30 giugno 2020.
© RIPRODUZIONE RISERVATA