Luciano Pavarotti è stato uno degli artisti italiani più importanti nel mondo: ecco a quanto ammontava il suo patrimonio lasciato in eredità tra la moglie Nicoletta e le quattro figlie.
Luciano Pavarotti: un nome una leggenda del panorama musicale mondiale. Il tenore, scomparso nel 2007, fa infatti parte dell’Olimpo degli artisti italiani più famosi al mondo: un patrimonio musicale e finanziario lasciato in eredità tra la moglie Nicoletta Mantovani, oggi vedova, e i figli a cui è spettato prendere le redini di un lascito così importante.
La carriera di Luciano Pavarotti ha permesso infatti al tenore, tra concerti, eventi di beneficenza ed esibizioni nei teatri più importanti del mondo, di accumulare un patrimonio milionario tra i più ricchi della storia della musica.
A ormai quasi 13 anni dalla sua scomparsa ripercorriamo la carriera di Pavarotti analizzando cosa, e quanto, ha lasciato in eredità alla moglie e ai figli abbandonati prematuramente a causa di un tumore al pancreas all’età di 71 anni.
Luciano Pavarotti: patrimonio, guadagni ed eredità lasciata a moglie e figli
Guardando ad alcune fonti dell’epoca veniamo a sapere che il patrimonio testamentario di Luciano Pavarotti è stato diviso coprendo un 25% alla moglie Nicoletta, che raccolse anche la restante quota disponibile portando all’incasso del 50% dei beni lasciati dal tenore, e il restante 50% diviso in parti uguali tra le quattro figlie Alice, Giuliana, Cristiana e Lorenza Pavarotti (il figlio maschio Riccardo morì durante il parto).
A questi si sono uniti poi due stretti collaboratori, che dal testamento hanno ricavato una donazione di 500 mila euro a testa (l’assistente Tino e la segretaria Veronica).
Una tale cifra lasciata a due collaboratori professionali lascia presagire un’eredità a dir poco considerevole. Il patrimonio finanziario di Luciano Pavarotti, all’epoca della sua morte, ammontava a circa 200/300 milioni di euro.
Dalla cifra sono escluse tutte le proprietà lasciate che contavano di diversi immobili sparsi per tutto il mondo: una villa a Pesaro, storica residenza del tenore, appartamenti tra New York e Park e Montecarlo.
Ovviamente nel patrimonio finanziario sono inclusi anche i diritti di sfruttamento delle opere, le vendite dei dischi, l’immagine e, oggi, gli ascolti in streaming su YouTube, Spotify e Apple Music capaci di garantire entrare costanti agli eredi.
L’eredità di Luciano Pavarotti: il testamento di un patrimonio milionario
Il testamento di Luciano Pavarotti fu oggetto di diverse indagine, fu modificato tre volte: la Procura della Repubblica di Pesaro aprì un inchiesta a carico di ignoti seguendo la pista della circonvenzione di incapace, in seguito archiviata. I dubbi ebbero origini dal lascito della seconda quota del 25% dell’eredità alla moglie Nicoletta, la cosiddetta quota americana, avendo come oggetto un Trust di cui solo la seconda compagna del tenore era beneficiaria.
Voci e pettegolezzi mai confermati che animarono la stampa e i curiosi a fine 2008 quando venne raggiunto finalmente l’accordo definitivo riguardo la suddivisione dei beni: alle figlie della prima moglie spettò tra gli immobili la villa in riva al mare, con piscina e 10 ettari di parco nelle Marche (residenza estiva della famiglia Pavarotti) e l’appartamento a Montecarlo accanto ad altre proprietà meno rilevanti sparse in tutta Italia. La casa dove Pavarotti trascorse gli ultimi giorni (una villa a Santa Maria di Mugano a Modena, dotata di 21.000 mq di terreno e di un ristorante privato) andò alla seconda moglie.
Nicoletta Montavani liquidò alle tre donne la parte dovuta dalle proprietà ereditate, seguendo le linee di mercato dell’epoca.
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