Luis Sepúlveda: frasi, citazioni e opere dello scrittore scomparso

Luis Sepùlveda è morto: lo scrittore cileno, naturalizzato francese, è scomparso oggi 16 aprile a causa del coronavirus. Un autore amato che in molti ora vogliono ricordare con le migliori frasi, le citazioni più belle e famose tratte dalle opere di uno degli scrittori più celebri e importanti della letteratura contemporanea.

Dalle pagine dei libri a Facebook, WhatsApp e Twitter: scegliere tra le migliori frasi di Luis Sepùlveda può non essere semplice, data la lunga bibliografia di opere lasciata in eredità dallo scrittore. Una morte che fa male ma che in tanti scelgono di ricordare citando alcune delle parole più belle pensate e scritte da Sepùlveda, le cui pubblicazioni sono oggetto di stampa in tutto il mondo.

Tra le opere da leggere almeno una volta nella vita abbiamo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, il più famoso grazie anche al film d’animazione del 1998, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (romanzo d’esordio) e Patagonia Express.

Frasi e citazioni Luis Sepùlveda: le migliori e più belle da condividere

“Bene, gatto. Ci siamo riusciti - disse sospirando
- Sì, sull’orlo del baratro ha capito la cosa più importante - miagolò Zorba
- Ah sì? E cosa ha capito? - chiese l’umano
- Che vola solo chi osa farlo - miagolò Zorba.”

“Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia.”

“Fortunata, ti assicuro che sarai felice, e allora i tuoi sentimenti verso di noi e i nostri verso di te saranno più intensi e più belli, perché sarà l’affetto tra esseri completamente diversi.”

“Forse non sa volare con ali d’uccello, ma ad ascoltarlo ho sempre pensato che voli con le parole.”

“Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro ancora si chiama vento, un altro ancora si chiama sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia.”

“Il volto umano non mente mai: è l’unica cartina che segna tutti i territori in cui abbiamo vissuto.”

“Quando vide la mia tristezza lei voleva andare, ma era già scritto che quella notte avrei perso il suo amore.”

“Nessun uccello vola appena nato, ma arriva il momento in cui il richiamo dell’aria è più forte della paura di cadere e allora la vita gli insegna a spiegare le ali.”

“Con gli anni arriva la saggezza e aveva aspettato, fiducioso, che questa saggezza gli desse quello che più desiderava: la capacità di guidare la direzione dei ricordi per non cadere nelle trappole che questi spesso gli tendevano.”

“L’ultima rivoluzione rimasta in sospeso è quella dell’immaginario: dobbiamo essere capaci di immaginare in quale mondo e società vogliamo vivere, e se vogliamo essere cittadini o consumatori”.

“Tanti anni fa, la mia casa editrice, che è la stessa di Camilleri, mi dice che lui sarebbe arrivato da lì a poco in Spagna e aveva il desiderio di salutarmi. No, dissi io. Sono io che voglio salutare lui. Ho un’ammirazione enorme verso Camilleri, così come verso tanti altri autori siciliani da Luigi Pirandello a Leonardo Sciascia. La sicilianità è qualcosa di straordinario, l’aspetto che amo di più della Sicilia. È un’attitudine umana, una forma dell’essere che si traduce in qualità come per esempio l’ospitalità, un pregio tipico dei siciliani.”

“Nessuno riesce a legare un tuono, e nessuno riesce ad appropriarsi dei cieli dell’altro nel momento dell’abbandono.”