MIUR: Azzolina in conferenza stampa presenta il Decreto Scuola. Didattica a distanza obbligatoria, nessun 6 politico. Nota dolente: non si potranno aggiornare le Graduatorie d’istituto.
MIUR: il decreto Scuola è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e nel corso della conferenza stampa di presentazione è intervenuto il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per fare chiarezza sulle novità introdotte dal provvedimento.
Novità interessano la didattica a distanza - che diventa obbligatoria - così come l’ammissione agli esami di Stato (che varrà per tutti gli studenti, con la possibilità però di non superare l’anno nel caso in cui l’esame non andasse come dovrebbe).
Ma nel corso della conferenza stampa il Ministro Azzolina ha anche chiesto scusa ai docenti precari, confermando un’anticipazione delle scorse ore: quest’anno non sarà possibile aggiornare le graduatorie di istituto.
Riviviamo la conferenza stampa analizzando punto per punto le parole del Ministro dell’Istruzione in merito alle conseguenze per la scuola dettate dalla crisi da COVID-19.
La didattica a distanza non è solo un’opzione
La Azzolina ha come prima cosa ringraziato tutta la comunità scolastica per la grande capacità di reazione avuta in queste settimane.
Il decreto rappresenta “un paradigma” con il quale sarà possibile completare regolarmente l’anno scolastico 2019-2020 e traghettarci verso il prossimo. Ecco perché è bene fare “chiarezza definitiva” sulla didattica a distanza che - come spiegato chiaramente dal Ministro e messo nero su bianco nel testo del decreto Scuola - non può essere considerata uno strumento opzionale nel momento di emergenza che stiamo vivendo.
Uno strumento che ci sta permettendo di completare regolarmente l’anno scolastico “non è solo opzionale” ma una “chiave di volta” per il sistema educativo del momento. Renderla obbligatoria, quindi, va a dare dignità sia ai docenti che agli studenti che in questi giorni hanno fatto moltissimo.
E conclude: “Li invito a fare di più da qui alla fine dell’anno scolastico”.
Maturità ed esami di terza media
Il decreto trasforma gli Esami di Stato e di terza media con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno, sia nel rispetto dell’articolo 34 della Costituzione che del principio del libero insegnamento dei docenti.
Pertanto è stato deciso - in entrambe le opzioni - di prevedere degli esami di Stato dove si andrà a valutare quanto realmente fatto dagli studenti, anche nel periodo della didattica a distanza. È bene sottolineare che non si può parlare di 6 politico visto che la valutazione non è “un freddo voto numerico”; bisognerà guardare al periodo complessivo in cui lo studente è stato al centro del percorso.
E se ci sarà da recuperare - aggiunge la Azzolina - “i nostri studenti lo faranno a settembre dell’anno scolastico successivo”.
Graduatorie d’Istituto
Il Ministro ha chiesto scusa - a nome di tutto il MIUR - ai docenti precari visto che a causa della situazione di emergenza e a “procedure vetuste” non sarà possibile aggiornare le graduatorie d’istituto. “Non riusciamo a mandare avanti un milione di domande cartacee”; il prossimo anno avremo una procedura digitalizzata che permetterà a tutti di inviare la domanda.
Allo stesso tempo, ha concluso la Azzolina, è stato dato il via libera alle assunzioni sui posti resi disponibili da Quota 100; un totale di 4.500 cattedre disponibili per le immissioni in ruolo.
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