Marco Mori: “Disastro economico in arrivo”

Martino Grassi

30 Giugno 2020 - 18:58

Secondo Marco Mori l’Italia non ha saputo gestire nel modo migliore l’emergenza economica, per questo motivo si prospetta un disastro economico imminente, che tuttavia potrebbe essere sventato. Ecco come.

L’Italia sta andando verso un disastro economico senza precedenti, secondo quanto affermato da Marco Mori, nel corso di un’intervista per Money.it, specificando che “Nel momento in cui lo Stato non fa lo Stato, il risultato non può essere che catastrofico”.

“Io sono molto preoccupato per quello che accadrà a settembre e ottobre ma non per il virus, ma per il disastro economico che hanno provocato queste persone che non hanno la più pallida idea neppure di cosa significhi il concetto di Stato, che non è tale se non ha la sovranità monetaria”.

Continua Mori, precisando che con la sovranità monetaria non si andrebbe incontro all’inflazione o alla svalutazione della moneta, “queste sono tutte balle”, perché una cosa è immettere troppa moneta nell’economia, un’altra invece “e non avere più la facoltà di farlo, sono situazioni parecchio diverse”. È dunque vero che uno Stato non deve esagerare nel momento in cui ha la sovranità monetaria, ma tuttavia gli deve essere concesso di intervenire direttamente sulla propria economia. Mori continua affermando che:

“Oggi se avessimo rimesso in tasca dei cittadini i soldi persi per l’emergenza non ci sarebbe nessuna spinta inflattiva che nessuno lancia chi sa quali spinte di consumi che possono far alzare i pezzi e quant altro, semplicemente si sarebbe ripristinato il danno”.

Le aziende hanno un calo di fatturato

Le maggiori ripercussioni della crisi economica dovuta al coronavirus si sono abbattute sulle aziende, che hanno registrato un calo di fatturato, con una conseguente minore necessità dei dipendenti, dal momento che ci sono anche meno clienti. “Il licenziamento mi sembra una cosa abbastanza naturale”. Le aziende infatti potranno reggere fino a quando ci sarà la cassa integrazione, ma nel momento in cui “ti liberano i licenziamenti non ti servirà nemmeno più tenerli in cassa integrazione e fai i licenziamenti per giustificato motivo”, spiega Mori, aggiungendo che:

“La rotta che andiamo a prendere è questa, perché l’Italia ha fatto un lockdown ma non è stata in grado, poiché non abbiamo la sovranità monetaria, di mettere soldi in tasca a delle persone che non potevano più lavorare, sia privati, sia società che quant altro”.

Quali potrebbero essere le soluzioni, secondo Mori

Questa situazione potrebbe essere risolta secondo Marco Mori attuando delle massicce assunzioni dei disoccupati presenti sul territorio nel settore pubblico perché è lo Stato, in una condizione di emergenza che può fare il datore di lavoro”.

Il settore privato infatti in questo momento è bloccato e prima che riparta “ce ne vuole. Se lo stato, domani mattina, azzerasse la disoccupazione per fare ciò che ci serve, automaticamente l’economia tornerebbe a splendere, perché la gente avrebbe soldi e i soldi verrebbero utilizzati per i consumi e ripartirebbe anche il settore privato. Questo è l’ABC dell’economia”.

Questa soluzione tuttavia sembrerebbe bloccata dai grandi gruppi dell’economia perché nelle crisi ci guadagnano potere e fette di mercato perché i piccoli chiudono e loro diventano sempre più forti. “Questo è il liberismo, questo modello globale che portiamo avanti porta pochi a essere sempre più ricchi e gli altri ad andare verso la disperazione”, spiega l’avvocato, aggiungendo che un’altra soluzione, che mai nessun capo di Stato ha proposto alla Banca Centrale sarebbe quello di creare monetaper mettere i soldi sui conti corrente dei cittadini. In questo quadro in cui viviamo il risultato non può che essere la catastrofe per il nostro Paese”.

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