Carlo Alberto De Casa di ActivTrades vede nella correzione osservata sul prezzo del petrolio una perdita di impulso, con quotazioni ora ingabbiate in una fase laterale
I crescenti timori di un rallentamento economico globale e la correzione osservata sui mercati azionari negli ultimi giorni stanno pesando sul prezzo del petrolio.
Oggi le quotazioni di Brent e WTI riescono a mantenersi a galla grazie a un clima più mite sui mercati, ma lo slancio rialzista visto all’inizio di gennaio potrebbe aver perso momentum.
Lo ricorda Carlo Alberto De Casa, Chief analyst di ActivTrades, in un commento giornaliero dedicato al settore: “il prezzo del greggio rimane 20% più in alto dei livelli di fine dicembre e sta ancora scambiando tra i 50 e 55 dollari. Questo range potrebbe diventare un benchmark significativo per il barile nelle prossime settimane”.
In altre parole, De Casa conferma che lo slancio rialzista visto all’inizio di gennaio ha perso impulso e il greggio è ora ingabbiato in una fase di trading laterale. Quali livelli monitorare sui Futures per chi tratta l’oro nero in Borsa?
“Un ribasso sotto 51,5 $ indicherebbe debolezza -sostiene da Londra De Casa -, aumentando le probabilità di una caduta verso l’area di supporto psicologico collocata a 50 dollari. Al contrario, ritengo che un aumento sopra 53,5 dollari offrirebbe un nuovo impulso positivo”.
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