In un report diffuso stamattina Carlo Alberto De Casa, capo analista di Activtrades, sostiene che a dispetto dei recenti ribassi, i prezzi di oro e argento restano inseriti in un solido uptrend
Dopo aver segnato nuovi massimi dal 12 aprile 2013, a 1.557,11 dollari l’oncia, l’oro ha subito una brusca frenata, perdendo in sole due sessioni (gli scorsi 5 e 6 settembre) il 2,95% di valore, sulla scia delle minori tensioni sul fronte commerciale tra Usa e Cina.
Nel corso di questa mattinata, il prezzo del metallo giallo è sostanzialmente fermo sui valori di apertura, a 1.508,29 dollari l’oncia.
Secondo Carlo Alberto De Casa, capo analista di Activtrades, a dispetto degli ultimi ribassi la tendenza del prezioso per eccellenza è solida. Per l’esperto, eventuali discese fino a quota 1.475 dollari l’oncia non invaliderebbero l’uptrend principale.
Nel report diffuso stamattina De Casa si sofferma a parlare anche dell’argento, che nelle scorse sedute ha sofferto di vendite più intense rispetto all’oro. Per il metallo grigio, il ribasso in essere “può essere visto come una conferma che il rally è stato troppo veloce”.
Per il capo analista di Activtrades, sarebbe ragionevole che si crei una fase di congestione intorno ai 18 dollari l’oncia, prima che le quotazioni mettano a segno nuovi rialzi.
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