Ministero della Difesa: per Forze Armate e civili trattenute sullo stipendio di febbraio

Simone Micocci

7 Febbraio 2019 - 12:10

A causa del conguaglio Irpef lo stipendio di febbraio sarà molto più basso del previsto. Il Ministro della Difesa ha escluso la possibilità che la trattenuta venga dilazionata su più mesi.

Ministero della Difesa: per Forze Armate e civili trattenute sullo stipendio di febbraio

Per i sindacati è allarme stipendi per il personale civile e militare del Ministero della Difesa.

Per Forze Armate - ma soprattutto per i civili - infatti, il cedolino NoiPa di febbraio vedrà una netta riduzione. La denuncia arriva dai sindacati di categoria FP-CGIL, CISL-FP, UIL-PA e Confsal i quali hanno esposto il problema durante un incontro con il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, la quale però non ha potuto trovare una soluzione al problema da loro esposto.

C’è un motivo per cui lo stipendio di febbraio rischia di essere decisamente più basso rispetto a quanto ci si attende: il conguaglio fiscale, che comporterà per il personale impiegato presso il Ministero della Difesa trattenute che vanno dal 50% al 65%. Come denunciato dai sindacati, infatti, c’è il rischio concreto che lo stipendio indicato nel cedolino NoiPa di febbraio equivalga alla metà, o addirittura ad un terzo, della normale retribuzione.

Da anni di questo periodo si ripete il solito problema e - pur non mettendo in dubbio la legittimità del conguaglio fiscale imposto alle retribuzioni - era necessario che il Ministero della Difesa trovasse una soluzione per risolvere una volta per tutte questa situazione.

NoiPA febbraio: stipendio più basso per Forze Armate e civili della Difesa

Questo mese, quindi, il personale delle Forze Armate, ma anche i civili impiegati per il Ministero della Difesa, devono attendersi uno stipendio più basso per effetto delle trattenute applicate sullo stipendio come conseguenza del conguaglio fiscale.

Lo stipendio, come denunciato dai sindacati, in alcuni casi si abbasserà della metà mentre in altri persino di due terzi: questo perché si è consolidata la pratica per cui le somme a debito Irpef vengono trattenute in un’unica soluzione, senza alcuna possibilità di dilazionare questa quota.

Una situazione che va avanti da diversi anni e che, come sottolineano i sindacati, “si ripercuote sui lavoratori” costretti a subire un’unica trattenuta e a percepire uno stipendio più basso rispetto a quello preventivato. A tal proposito i sindacati puntano il dito contro l’amministrazione, colpevole per non aver dato ascolto alle loro segnalazioni in merito ai continui problemi nelle buste paga dei dipendenti causati “dalle deleterie procedure informatiche”.

Secondo i sindacati il Ministero della Difesa ha anche la colpa di non essere riuscita a trovare una soluzione per evitare che le trattenute per il “legittimo” conguaglio Irpef venissero effettuate in un’unica soluzione e di favorire un sistema per la rateizzazione delle somme da restituire.

Anche nell’incontro avvenuto nei giorni scorsi con i sindacati il Ministro ha ribadito che “nulla potrà essere fatto per dilazionare la quota che sarà trattenuta sulla mensilità di febbraio”, per buona pace del personale in servizio.

Conguaglio Irpef: le soluzioni per risolvere il problema trattenute

Oltre alla possibilità di prevedere un pagamento dilazionato della trattenuta dovuta a titolo di conguaglio fiscale, ci sono altre possibili soluzioni.

La prima riguarda il togliere la gestione degli stipendi a NoiPA, che in questi anni di attività si è mostrato più volte inefficace; ci sarebbe quindi di nuovo un’attribuzione di competenze al Ministero della Difesa, il quale avrebbe il compito di gestire direttamente gli stipendi del personale amministrato.

Per altri il problema si potrebbe risolvere diversamente, senza quindi togliere la gestione delle competenze stipendiali a NoiPA. Nel dettaglio, si potrebbe aumentare dell’1% il prelievo fiscale mensile in busta paga, così da evitare che alla fine dell’anno risultino delle somme elevate dal conguaglio Irpef. Anzi, così facendo il conguaglio fiscale potrebbe essere persino positivo, con il personale amministrato che godrebbe di un accredito sullo stipendio anziché di una trattenuta.

Qualunque sia la soluzione, fanno sapere i sindacati, “è arrivata l’ora di finirla di giocare sulla pelle di lavoratori che quotidianamente assicurano la funzionalità dei delicatissimi servizi richiesti dalle Forze armate della Difesa senza che i vertici politici del ministero, evidentemente troppo distratti da altre questioni, mostrino un minimo di sensibilità istituzionale”. Una soluzione quindi va trovata al più presto, anche se nulla si potrà fare per il 2019 visto che ormai i giochi sono fatti (il cedolino stipendiale di febbraio, tra l’altro, è già visibile sulla piattaforma tramite il servizio “consultazione documenti” disponibile nell’area personale NoiPa).

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