L’avvocato di CasaPound Marco Mori interviene nella nuova puntata di Testa o Croce. Contrario all’euro, in passato ha voluto denunciare alte cariche dello Stato per aver ceduto sovranità.
Gli Stati Uniti d’Europa sembrano una rotta irreversibile con la scomparsa degli ultimi brandelli di sovranità. Questo lo scenario delineato da Marco Mori, avvocato di CasaPound e autore del libro “La morte della Repubblica”, ospite dell’undicesima puntata di “Testa o Croce”. Mori da diversi anni sostiene l’incompatibilità tra trattati europei e Costituzione. Fortemente contrario all’euro, ha anche intrapreso la via giudiziaria per denunciare in passato alcune alte cariche dello Stato per le cessioni di sovranità.
La retromarcia dei partiti anti-euro
“Abbiamo visto in alcuni Paesi partiti anti-euro che, una volta arrivati al governo, hanno notevolmente ammorbidito le loro posizioni. Le spiegazioni di questa retromarcia possono essere due. O l’obiettivo iniziale dei vertici di certe forze politiche era quello di disattivare il dissenso e portarlo nella direzione che volevano i grandi gruppi finanziari internazionali, ossia verso gli Stati Uniti d’Europa, oppure, senza ricorrere al complottismo, si sono accorti dell’impossibilità di uscire dall’Ue senza mettere anche in discussione l’ideologia liberista e l’interconnessione economica tra le nazioni che per definizione esclude le stesse sovranità nazionali. [...]
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