Mps, oggi il cda nominerà Marco Morelli nuovo ad. Intanto si allarga il consorzio di garanzia bancario dell’istituto senese.
Si allarga il consorzio di garanzia per l’aumento di capitale di Mps. Stando ad alcune indiscrezioni riportate dal Sole24Ore, alla squadra capitanata da Jp Morgan e Mediobanca e composta da BofA Merrill Lynch, Banco di Santander, Citigroup, Goldman Sachs, Deutsche Bank e Credit Suisse, potrebbero aggiungersi altre banche d’investimento come Commerzbank e Jeffries.
Il consiglio di amministrazione che si riunirà oggi pomeriggio a Rocca Salimbeni affiderà ufficialmente a Marco Morelli l’incarico di nuovo amministratore delegato, dopo le dimissioni di Fabrizio Viola.
Ieri la BCE - che ha incontrato il presidente del Monte dei Paschi di Siena Massimo Tononi, il presidente del comitato nomine Alessandro Falciai e lo stesso Morelli - ha dato il suo via libera alla nomina del capo italiano di Merrill Lynch, istituto che fa parte del consorzio di garanzia bancario di Mps.
Mps: Morelli rivedrà il business plan
Morelli conosce nel dettaglio l’architettura dell’operazione di salvataggio dell’istituto senese e ha forti legami anche con Palazzo Chigi, che assieme al Ministero dell’Economia sta seguendo tutte le fasi del piano.
Il primo dossier sui cui Morelli dovrà lavorare riguarda la revisione del piano industriale di Mps, la cui approvazione - inizialmente prevista per fine settembre - è destinata a slittare.
Il nuovo business plan avrà l’obiettivo di attirare nuovi investitori stranieri - si pensa a fondi sovrani - disposti a ricoprire il ruolo di azionisti di punta nel Monte dei Paschi del futuro.
Mps: slitta l’aumento di capitale?
Con ogni probabilità anche l’aumento di capitale avrà luogo nel primo trimestre del 2017 e non più entro la fine dell’anno in corso, come era stato inizialmente prospettato.
Uno dei punti da chiarire (soprattutto dal punto di vista legale) riguarda conversione volontaria in azioni dei bond subordinati (dal valore che oscilla tra i 3 e i 4 miliardi di euro).
Ma il piano di messa in sicurezza dell’istituto senese passa soprattutto dallo scorporo dei crediti deteriorati, 9,2 miliardi di sofferenze nette (27,7 lordi) che saranno suddivise in:
- tranche senior da 6 mld (mercato e garanzia statale GACS sulla cartolarizzazione);
- tranche mezzanina da 1,6 mld (fondo Atlante);
- tranche junior da 1,6 mld (agli azionisti di Mps).
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