Mps vola a Piazza Affari dopo l’offerta a sorpresa targata Passera-UBS, che intanto è stata respinta dal cda senese. I dettagli dell’operazione.
Mps vola in Borsa dopo piano Passera UBS, che viene respinto - La telenovela Mps si arricchisce di un nuovo colpo ad effetto. Corrado Passera, ex amministratore delegato di Intesa Sanpaolo ed ex ministro dello Sviluppo Economico, ieri ha fatto pervenire al presidente del Monte dei Paschi di Siena, Massimo Tononi, una proposta d’acquisto per l’istituto senese che prevede il sostegno economico del gruppo svizzero UBS, oggi guidato da Sergio Ermotti.
Ma il piano, rivela il Sole24Ore Radiocor Plus citando fonti finanziarie, sarebbe stato rigettato dal consiglio d’amministrazione di Rocca Salimbeni. Oggi alle ore 20:00 l’amministratore delegato del gruppo, Fabrizio Viola, commenterà i dati semestrali. Alle 22:00 i riflettori saranno puntati sugli esiti degli stress test della BCE.
Intanto il titolo festeggia in Borsa, mettendo a segno un sonoro +6.50% e salendo così a 30 centesimi, dopo aver toccato anche la vetta del +13%.
Mps: il piano di Passera e UBS
Stando a indiscrezioni di stampa, dietro il progetto ci sarebbe una cordata di fondi americani, rappresentati proprio da Corrado Passera, il quale, nel caso in cui la proposta dovesse essere accettata, assumerebbe la guida di Rocca Salimbeni.
UBS - a quanto si apprende - non dovrebbe acquisire direttamente Montepaschi, ma si limiterebbe a un ruolo di partner finanziario garantendo le risorse necessarie all’operazione, i cui dettagli non si conoscono ancora.
La proposta, alternativa a quella di Jp Morgan, sarà discussa oggi nel corso del consiglio di amministrazione di Mps, chiamato anche ad approvare il bilancio semestrale dell’istituto senese. Il tutto a poche ore dalla pubblicazione dei decisivi risultati degli stress test BCE (i dati saranno diffusi alle ore 22:00).
Mps: cosa prevede la proposta di Passera e UBS
Che cosa prevede la proposta di Corrado Passera? Il piano presentato dall’ex ministro (ed elaborato insieme all’italiano top manager di UBS, Andrea Orcel) prevede innanzitutto un aumento di capitale più ridotto rispetto a quello da 5 miliardi ipotizzato da Mps (oggi la BCE dovrebbe esprimersi sulla sostenibilità del progetto). Le cifra - riporta il Sole24Ore - si aggira intorno ai 2,5-3 miliardi di euro.
La raccolta di nuovi capitali verrebbe poi affiancata da una parziale conversione in azioni degli AT1 (Additional Tier 1) obbligazioni di tipo perpetuo che partecipano all’assorbimento delle perdite dell’istituto nel momento in cui gli indici patrimoniali della banca scendono sotto una determinata soglia.
Rispetto a quello targato Jp Morgan, il piano Passera-UBS prevede:
- una minore diluizione degli attuali azionisti, a partire dalla Fondazione Mps, che si appresta a uscire da Rocca Salimbeni;
- una revisione del processo di gestione di attività e passività (liability management).
Resta in piedi il progetto relativo alla cessione degli Npl al fondo Atlante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA