Niente più zone rosse in Italia dal 13 dicembre: ecco quali sono le regioni in zona gialla e arancione e tutte le regole su cosa si può fare e cosa no, autocertificazione, spostamenti, negozi aperti e chiusi.
Si aggiorna la mappa dell’Italia secondo la classificazione delle Regioni in zone gialle, arancioni e rosse.
Dopo l’annuncio delle nuove misure restrittive con l’ultimo DPCM, l’11 dicembre il ministro Speranza ha firmato una nuova ordinanza sulla base dell’ultima Cabina di Regia con cui ha rinnovato le misure restrittive per alcune Regioni e disposto il passaggio di altre nelle aree di rischio minore.
Stando al provvedimento ministeriale, troviamo 16 Regioni e PA in zona gialla, 5 in zona arancione e nessuna zona rossa. Anche l’Abruzzo, quindi, abbandona ufficialmente la fascia di maggiore rischio e passa al colore arancione, dopo giorni concitati con l’ordinanza del governatore che aveva anticipato la decisione del ministero.
La mappa aggiornata delle Regioni arancioni e gialle è disponibile di seguito, insieme a tutte le regole previste riguardo spostamenti con e senza autocertificazione, chiusure, attività sportive concesse e incontri con i congiunti.
Regioni zona arancione
Al 13 dicembre la lista delle Regioni in zona arancione sarà formata da:
- Campania
- Provincia Autonoma di Bolzano
- Toscana
- Valle d’Aosta
- Abruzzo
Le misure restrittive della zone arancione
Qui il rischio di aumento dei casi e della tenuta del sistema sanitario regionale ha portato il governo ad adottare alcune misure della zona rossa, come chiusura di bar e ristoranti per tutto il giorno, e non solo dopo le 18 (concessi consegna a domicilio e asporto), trasporto pubblico locale al 50%; didattica a distanza per le superiori, coprifuoco dalle 22 alle 5, chiusura di musei, mostre e sale giochi, e dei centri commerciali nei festivi e prefestivi.
La classificazione in zona arancione prevede che le attività di servizi alla persona, ovvero parrucchieri, estetisti, tattoo e piercing, restano aperte nel pieno rispetto del protocollo sanitario.
Vietato spostarsi, con mezzi pubblici o privati, in Comuni diversi da quello di domicilio o residenza salvo per comprovate esigenze lavorative, di studio, motivi di salute, situazioni di necessità o per usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio Comune.
Regioni zona gialla
La zona gialla oggi si presenta composta da 16 Regioni:
- Sardegna
- Molise
- Lazio
- Veneto
- Provincia Autonoma di Trento
- Liguria
- Sicilia
- Emilia Romagna
- Friuli Venezia Giulia
- Marche
- Puglia
- Umbria
- Basilicata
- Lombardia
- Calabria
- Piemonte
Misure restrittive per la zona gialla
Per le Regioni che si trovano nella zona gialla sono previste queste misure restrittive:
- centri commerciali chiusi nei fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi
- coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina con possibilità di spostamenti solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità
- didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori
- trasporto pubblico locale dimezzato (capienza massima al 50% per bus, tram, metro e treni regionali)
- musei e mostre chiusi, così come teatri e cinema
- ristoranti e bar aperti fino alle 22, con servizio al tavolo sospeso dalle 18.
Regole zone gialle e arancioni per Natale 2020
L’ultimo DPCM 3 dicembre in vigore fino al 15 gennaio ha stabilito alcune regole che vanno al di là del colore deciso per le singole regioni, e nei fatti stringe le maglie delle restrizioni anche nella fascia gialla. Per disincentivare gli spostamenti e limitare la diffusione del contagio durante le festività, il Governo ha vietato tutti gli spostamenti dal 21 dicembre al 6 gennaio anche tra regioni gialle, tranne che per comprovati motivi di lavoro, studio, salute e necessità, o per rientrare al proprio domicilio, residenza o abitazione. Nei giorni di Natale, Santo Stefano e 1° gennaio, inoltre, sarà vietato anche andare da un Comune all’altro.
Per i dettagli rimandiamo alle FAQ del Governo sugli spostamenti per Natale e Capodanno.
Come si decidono zone rosse, arancioni e gialle
Per classificare il rischio sanitario sono individuati alcuni indicatori con valori di soglia e di allerta che devono essere monitorati a livello nazionale, regionale e locale ed è in base a questi dati che si decidono le misure da adottare.
Non solo il numero di nuovi casi o l’indice Rt; tra i criteri che determinano l’ingresso o l’uscita di una regione dalla zona rossa, arancione o verde troviamo:
- capacità di monitoraggio (numero di casi sintomatici segnalati, ricoverati in ospedale e in terapia intensiva, casi nelle rsa);
- capacità di accertamento diagnostico, indagine e di gestione dei contatti
- trasmissione del virus e tenuta dei servizi sanitari (numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni; Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS, numero di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza integrata Covid-19 per giorno, nuovi focolai di trasmissione, nuovi casi confermati per Regione non associati a catene di trasmissione note, tasso di occupazione dei posti letto totali in terapia intensiva per pazienti Covid-19 e tasso di occupazione dei posti letto totali di Area Medica per pazienti Covid-19).
Per tutti i dettagli potete consultare il Decreto del ministero della Salute per definizione criteri monitoraggio
Misure zona rossa
Per le Regioni dell’area rossa il governo prevede misure più restrittive rispetto al resto del Paese.
Gli interventi previsti dal Dpcm 3 novembre vanno dalla chiusura di scuole e università, con attivazione della didattica a distanza dalla seconda media in su, alla chiusura dei negozi (tranne quelli che vendono abbigliamento e calzature per bambini) e dei centri estetici. Rimangono aperti supermercati, alimentari, farmacie, tabaccai, edicole, librerie, parrucchieri e barbieri.
Vietati gli spostamenti in entrata e uscita dai territori, anche all’interno della stessa città: si può uscire di casa solo per comprovati motivi di lavoro o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita e il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Ritorna l’autocertificazione per giustificare gli spostamenti.
Chiusi ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie, ma è consentito fare consegna a domicilio e asporto. Tutte le attività sportive, comprese quelle svolte nei centri e nei circoli sportivi, sono sospese. È comunque permesso svolgere da soli attività motoria (corsa e passeggiate) in prossimità della propria abitazione, sempre nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con mascherina obbligatoria.
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