OPA Rai Way: la Consob chiede maggiori informazioni e sospende i termini per I’istruttoria

Simone Casavecchia

27/03/2015

La Consob blocca l’OPA di Ei Towers su Rai Way sospendendo i termini previsti per la conclusione dell’istruttoria: l’autorità di controllo della Borsa chiede maggiori informazioni sull’operazione.

OPA Rai Way: la Consob chiede maggiori informazioni e sospende i termini per I’istruttoria

Ei Towers ha diffuso ieri una nota in cui ha comunicato che la Commissione Nazionale per la società e la Borsa (Consob) ha sospeso i termini entro i quali si sarebbe dovuta concludere l’istruttoria relativa all’Opa lanciata dalla stessa Ei Towers per l’acquisto di Rai Way.

I termini istruttori, pari a 15 giorni entro cui la Consob si sarebbe dovuta pronunciare sul documento dell’Offerta Pubblica di acquisti, sono stati sospesi perché l’autorità di controllo della borsa italiana ha richiesto informazioni supplementari sull’Opa.
L’offerta pubblica acquisto e scambio (Opas) di Ei Towers, società controllata dal gruppo Mediaset, era stata lanciata lo scorso 24 Febbraio, sulla totalità delle azioni di Rai Way a loro volta controllate, per una quota pari al 65% dalla RAI.

La mossa di Ei Towers aveva subito destato molteplici sospetti non solo nel mondo finanziario ma anche in quello politico, l’obiettivo, pur non dichiarato sembrava, infatti, quello di creare un unico polo delle torri trasmissione per la televisione, ossia, in altri termini, di concentrare nelle mani di un solo soggetto le aziende che si occupavano della diffusione e della trasmissione delle emittenti pubbliche e private, dando così vita a un monopolio.

Poco dopo il lancio dell’Opa da parte di Ei Towers il Governo era tornato a ribadire che il 51% di Rai Way sarebbe dovuto rimanere di proprietà pubblica, come prevede anche il decreto che stabilisce la quotazione della società controllata dalla RAI.

I rilievi maggiori sono stati però avanzati dall’Antitrust che lo scorso 11 Marzo ha aperto un’istruttoria proprio per verificare che la mossa di Ei Towers non fosse finalizzata a creare o a rafforzare una posizione dominante nel settore delle torri tv.

L’autorità per la concorrenza, segnalava, infatti, come un’eventuale rilevazione di Rai Way da parte di Ei Towers, determinerebbe la scomparsa dell’unico concorrente di Ei Towers di rilevanza nazionale, nel settore della trasmissione e della radiodiffusione televisiva, mettendo così la controllata di Mediaset nelle condizioni di possedere, l’unica rete di infrastrutture necessarie per la trasmissione dei programmi televisivi, diffusa su tutto il territorio nazionale, con conseguenze possesso di una quota di mercato superiore al 70%.

Al di là della sospensione dei termini per la chiusura dell’istruttoria e della richiesta di ulterioriori chiarimenti da parte della Consob, occorre ricordare che anche se ciò non fosse avvenuto, la situazione sarebbe comunque arrivata, con ogni probabilità, a una fase di stallo, dal momento che l’offerta di Ei Towers era vincolata al raggiungimento del 66,67% delle azioni di Rai Way mentre l’Esecutivo, attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico ha recentemente ribabito che la società delle torri televisive riveste un’importanza strategica e che, pertanto, rimarrà una controllata dello Stato con una maggioranza pubblica:

«l governo ricorda che, anche considerata l’importanza strategica delle infrastrutture di rete, un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 2 settembre 2014 ha stabilito di mantenere in capo a Rai una quota nel capitale non inferiore al 51%»

Poco chiare rimangono, ad oggi, le motivazioni di questa mossa, del tutto inaspettata, da parte del gruppo Mediaset.

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