Borsa Italiana ha sospeso a tempo indeterminato le negoziazioni del titolo Olidata dopo la messa in liquidazione della società. Cosa fare se si possiedono le azioni?
Le azioni di Olidata, storica azienda romagnola del settore IT quotata su Borsa Italiana dal 1999, sono state sospese a tempo indeterminato.
La decisione è stata presa in seguito a quella del cda di venerdì che ha constatato la mancanza di continuità aziendale in base al bilancio 2015 e al venir meno del contratto di fornitura alla PA.
Il consiglio di amministrazione ha sciolto così Olidata e ha decretato la messa in liquidazione.
La liquidazione avverrà per mezzo di un collegio di liquidatori che cercheranno così di ripagare il dovuto ai creditori. Per gli azionisti, invece, non dovrebbe esserci nessun ritorno sul capitale investito e non sarà possibile neanche ottenere il beneficio fiscale visto che è previsto solo in casi di cessione onerosa dello strumento finanziario posseduto.
Esce così di scena, dopo 34 anni, una delle aziende italiane più conosciute a livello nazionale.
Olidata sospesa a tempo indeterminato da Borsa Italiana
Nella giornata di venerdì, il cda di Olidata, storica società romagnola del settore IT, ha deciso di sciogliere l’azienda vista l’assenza di possibilità di continuità aziendale. La decisione è stata presa dopo che il cda ha visionato il progetto di bilancio 2015 e sulla base della risoluzione dell’accordo con Consip per la fornitura di materiale informatico alle Pubblica Amministrazione.
Il venir meno di tale contratto e l’assenza di evoluzioni positive con le banche creditrici hanno così resa necessaria la decisione di interrompere l’attività aziendale. A seguito di quanto deliberato dal cda, le azioni Olidata sono state sospese dalle contrattazioni a tempo indeterminato, come ha reso noto in un comunicato urgente Borsa Italiana.
Escono così di scena dal mercato borsistico italiano le azioni di Olidata, che erano quotate sul mercato italiano dal 1999 con codice ISIN: IT0001350625. Cosa succederà a questo punto per chi detiene il titolo azionario di Olidata?
Olidata: cosa possono fare gli azionisti?
È probabile che chi ha investito nell’azienda romagnola attraverso lo strumento delle azioni non riuscirà a recuperare il capitale. Le azioni ordinarie, infatti, sono uno strumento che non tutelano il possessore quando l’emittente dichiara fallimento e cessa l’attività aziendale poiché detenere un’azione è come essere proprietario di una piccola porzione della società emittente.
La messa in liquidità della società farà in modo che dalla cessione degli asset si recuperi una parte di capitale che andrà a remunerare i creditori e gli obbligazionisti. La sospensione a tempo indeterminato delle azioni invece, fa in modo che per i possessori del titolo non possa verificarsi il beneficio fiscale da minusvalenza.
Questo perché per beneficiare di tale sgravio fiscale è necessaria la vendita a titolo oneroso dello strumento posseduto. E’ possibile in questi casi fare richiesta ad una banca o a un intermediario di acquistare ad un prezzo simbolico le azioni possedute in modo da contabilizzare la minusvalenza e ricevere quanto meno il beneficio fiscale.
Azioni Olidata: addio alla Borsa Italiana dopo 17 anni di quotazione
Si chiude così un capitolo storico della Borsa Italiana con l’uscita di scena delle azioni Olidata. L’azienda era stata fondata nel 1982 da Carlo Rossi e Stefano Savini in quel di Cesena specializzandosi come “software house” nella produzione di soluzioni contabili e amministrative informatiche.
Già dal 1983 Olidata aveva intrapreso la produzione di personal computer estendendo poi col tempo la rete di vendita a livello nazionale. Nel 1999 è stata quotata sulla Borsa Valori di Milano dalla quale ha visto l’uscita di scena martedì, dopo la sospensione a tempo indeterminato delle negoziazioni da parte di Borsa Italiana.
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