Omicron, rischio di una variante più aggressiva in autunno: l’allarme dello scienziato

Alessandro Cipolla

19 Gennaio 2022 - 10:45

Per l’immunologo Guido Silvestri passata l’estate ci sarebbe il rischio di una variante di Omicron potenzialmente più aggressiva: per evitare questo scenario si deve accelerare nel fare arrivare i vaccini anti-Covid in tutto il mondo, immunizzando anche i bambini.

Omicron, rischio di una variante più aggressiva in autunno: l’allarme dello scienziato

Quasi due mesi dopo la sua comparsa la variante Omicron ormai è diventata dominante in quasi tutto il mondo. In questo lasso di tempo si sono susseguiti molti studi che sostanzialmente sono giunti quasi tutti alla stessa conclusione.

Anche se i dati sono ancora parziali come sta continuando a sottolineare l’Oms, ormai appare conclamato che Omicron sia molto più contagiosa rispetto a Delta ma, al tempo stesso, fortunatamente avrebbe una minore patogenicità soprattutto verso chi è vaccinato.

Nelle ultime settimane abbiamo così assistito in tutto l’Occidente a una forte impennata dei contagi, solo ieri in Francia ne sono stati riscontrati quasi mezzo milione, con l’aumento dei ricoveri e dei morti che per fortuna non ha avuto la stessa incidenza.

Come stiamo vedendo anche in Italia, i ricoveri sono in crescita fondamentalmente per due motivi: la presenza ancora di Delta che continua a circolare anche se ormai minoritaria rispetto a Omicron e i milioni di italiani che non si sono vaccinati contro il Covid.

Con il picco di questa quarta ondata che sarebbe vicino anche nel nostro Paese, in Europa si sta iniziando a guardare con ottimismo al futuro visto che la variante Omicron potrebbe essere il fattore determinante per un passaggio da pandemia a endemia.

Questo vuol dire che presto ci potremo mettere la pandemia alle spalle? Ancora è presto per dirlo anche se tutti i segnali sembrerebbero essere positivi: l’importante sarà non ripetere gli errori del passato ma, a riguardo, a livello internazionale poco sarebbe cambiato per quanto riguarda una equa distribuzione dei vaccini anti-Covid.

Una nuova variante di Omicron in autunno?

Intervistato dal Corriere della Sera l’immunologo Guido Silvestri, professore alla Emory University, ha lanciato l’allarme per una possibile mutazione di Omicron che potrebbe avvenire al termine dell’estate.

Il rischio più grosso è che scappi fuori una variante che mantenga l’aggressività infettiva di Omicron, ma riacquisti anche la capacità di danneggiare il polmone di Delta - ha spiegato Silvestri - Spero non succeda mai, però dobbiamo esser preparati. E il modo migliore è insistere con i vaccini”.

In sostanza per l’immunologo “la più grande fesseria che potremmo fare è pensare che il Covid sia andato via, perché con l’estate calano i casi nei Paesi occidentali, si riapre la società, e la gente smette di vaccinarsi”, poi a ottobre o novembre “arriva una variante più brutta, magari dalla Thailandia, Madagascar o Argentina e siamo tutti scoperti”.

Per Silvestri così sarà fondamentale far arrivare i vaccini in tutto il mondo e vaccinare anche i bambini perché “i gruppi scoperti sono i no-vax e i ragazzini”. Al tempo stesso però grazie anche all’arrivo degli antivirali “di tutto dovremmo parlare tranne che di nuove chiusure”, visto che abbiamo la capacità di “gestire il virus e se avessimo il cento per cento di vaccinati il Covid già non sarebbe più un problema grave”.

Non ripetere gli errori sui vaccini

Queste parole di Guido Silvestri dovrebbero farci ripensare agli errori commessi nell’ultimo anno, con l’Europa e gli Stati Uniti che si sono accaparrati gran parte dei vaccini a disposizioni anche in prospettiva del fare una quarta dose mentre gran parte del mondo è ancora in attesa della prima.

Per tutti i Paesi meno ricchi sono rimaste le proverbiali briciole, con buona parte dei vaccini “girati” in Africa che sono prossimi alla scadenza. Non è un caso che Omicron sia una variante nata in Sudafrica.

Se non ci sarà una accelerazione anche nelle campagne vaccinali dei Paesi a medio e basso reddito, come ha spiegato Silvestri il prossimo autunno ci potrebbe essere il rischio di una nuova variante potenzialmente anche più virulenta di Omicron, annullando così ogni possibilità di superare una volta per tutte questa pandemia.

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