Il prezzo dell’oro crolla con il rialzo dei tassi Fed: fino a dove può scendere la quotazione verso i nuovi aumenti in programma nel 2017?
Il prezzo dell’oro crolla all’arrivo del rialzo dei tassi Fed. Come previsto, la Federal Reserve ha annunciato l’aumento dei tassi di interesse di 25 punti base, spingendo l’oro ai minimi di 10 mesi.
A pesare sulla quotazione del metallo prezioso sono le previsioni della Fed che vedono i tassi di interesse USA ritoccati al rialzo per altre tre volte nel 2017.
Il prezzo dell’oro ha toccato i minimi di 10 mesi nella sessione di giovedì, spinto dal forte rialzo del dollaro USA dopo il primo rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti negli ultimi 12 mesi e con la prospettiva di nuovi rialzi nel corso del prossimo anno.
La quotazione sport dell’oro viaggia con un ribasso di giornata dello 0,24% a quota 1.140 dollari l’oncia, dopo aver toccato i minimi del 3 febbraio a 1.134,71.
Prima dell’annuncio della Fed, il prezzo del metallo prezioso si manteneva stabile sopra i 1.160 dollari l’oncia per poi crollare di oltre un punto percentuale.
Prezzo oro: fino a dove può scendere dopo il rialzo tassi Fed?
Le previsioni per il prezzo dell’oro non sono rosee. L’intenzione della Fed di aumentare i tassi per tre volte nel 2017, in rialzo dalle previsioni di settembre, è chiaramente un vento contrario per la quotazione nel breve termine.
La corsa alla vendita dell’oro è solo l’inizio di una discesa ancora tutta da dipingere. Il contesto per il prezzo dell’oro si fa sempre più difficile a causa dell’apprezzamento del dollaro.
Il dollaro viaggia vicino ai massimi di 14 anni contro le valute principali nel mercato del Forex.
La Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse nella serata di mercoledì e ha segnalato un ritmo più veloce per gli aumenti in programma nel 2017. La banca centrale sembra volersi adattare alle promesse dell’amministrazione Trump sui tagli alle tasso e l’aumento della spesa pubblica, accompagnati da una nuova deregolamentazione dei mercati.
Oro: il target ribassista è a 1.125 dollari
Con una nuova spinta ribassista inaugurata sul grafico, resta da vedere se il prezzo dell’oro raggiungerà il target al ribasso segnalato dalla maggior parte degli analisti a quota 1.125 dollari l’oncia.
I nuovi minimi a 1.125 sulla quotazione dell’oro possono essere raggiunti se il rally del dollaro continuerà insieme alla salita da record di Wall Street. Gli investitori potrebbero convincersi che, anche con la prospettiva di tassi più alti nel 2017, l’azionario americano rimane un asset favorito per l’investimento.
Lo PDR Gold Trust, il fondo indicizzato sull’oro più grande al mondo, è crollato di circa il 10 per cento da novembre.
Intanto l’argento perde lo 0,3 per cento a 16,77 dollari l’oncia e il platino sale dello 0,7 per cento a 930,50.
Il palladio è aumentato dello 0,7 per cento a 724,97 dollari, dopo aver perso oltre l’1 per cento nella giornata di mercoledì.
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