Se il prezzo dell’oro scende sotto 1.250 dollari l’oncia è ora di iniziare a comprare secondo l’ultima analisi degli analisti di Goldman Sachs.
Il prezzo dell’oro è attualmente in recupero, ma la performance settimanale rimane fortemente negativa. In vista di un nuovo sell-off, la domanda degli investitori non può che essere: quando conviene comprare l’oro? Qual è il minimo sulla quotazione dalla quale puntare sul rimbalzo?
Di seguito l’analisi sull’oro degli analisti di Goldman Sachs, che individuano i fattori che possono limitare la discesa della quotazione e il prezzo al quale conviene comprare.
Il prezzo dell’oro ha registrato una perdita settimanale di quasi il 5%, la discesa più profonda da novembre 2015, ma Goldman Sachs invita i rialzisti ad attendere con pazienza l’occasione giusta per tornare a comprare.
La reazione dell’oro alla possibilità di un rialzo dei tassi negli Stati Uniti entro la fine dell’anno è stata «più grande di quanto ci aspettassimo», scrivono gli analisti di Goldman Sachs Max Layton, Mikhail Sprogis e Jeffrey Currie, in una nota pubblicata lo scorso venerdì. Ora i rischi sulle prospettive di fine anno della banca di investimento per un prezzo dell’oro a 1.280 dollari l’oncia sono «moderatamente inclinati al ribasso».
Nonostante gli analisti puntino ancora ad un rialzo dei tassi Fed entro la fine dell’anno, è pur vero che l’oro deve affrontare alcuni fattori che ne limitano la vendita: l’ondata di acquisti sugli ETF e la domanda di lingotti d’oro, fattori che con molta probabilità rimarranno intatto, insieme ad una forte domanda fisica. A questo si aggiunge poi il potenziale di ripresa della domanda di investimenti dalla Cina.
«Vediamo un selloff dell’oro sotto $1250/oz come un’opportunità di acquisto strategica, data la permanenza di notevoli rischi al ribasso per la crescita globale, e dato che il mercato è destinato a rimanere preoccupato per la capacità della politica monetaria di rispondere a qualsiasi potenziale shock per la crescita»,
scrive il team di Goldman.
Il prezzo dell’oro è in rialzo dello 0.52% a 1.263,04 l’oncia ma la performance settimanale mostra ancora una perdita del 3.70%.
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