Numeri incoraggianti per UBS, la banca svizzera chiude il trimestre oltre ogni aspettativa e il titolo sale in Borsa, ma lo scandalo FIFA rischia di coinvolgere anche UBS e Credit Suisse
Trimestre spumeggiante per UBS, la banca d’investimento svizzera ha chiuso il terzo trimestre con risultati ben al di sopra delle attese e gli utili hanno superato i 2 miliardi di franchi svizzeri, con un valore in euro di 1,93 miliardi. Forte della notizia, il titolo guadagna oggi nella Borsa di Zurigo circa il 2%, ma la banca finisce sotto accusa per lo scandalo FIFA.
I grandi risultati per UBS nel terzo trimestre del 2015 porteranno gli utili ad una diluizione pari a 0,54 franchi svizzeri per azione, il grande risultato incoraggia gli azionisti e apporta sul titolo UBS una ventata di fiducia, ma la notizia del possibile coinvolgimento nello scandalo FIFA pone seri interrogativi.
Utili più che raddoppiati, i numeri di UBS
Con utili che hanno raggiunto i 2,07 miliardi di franchi svizzeri, il terzo trimestre del 2015 di UBS supera ogni attesa. Infatti, nello stesso periodo dello scorso anno gli utili si “limitavano” a 762 milioni di franchi e per quest’anno le stime di Bloomberg ipotizzavano 1,73 miliardi. I numeri hanno beneficiato anche della riduzione di oneri legati a contenziosi legali.
UBS, cambiamenti al vertice
Sergio Ermotti, amministratore delegato di UBS, si è dichiarato soddisfatto per i risultati dell’azienda ed ha speso parole di elogio in particolar modo per la strategia di diversificazione del business adottata. Nel frattempo, è stato annunciato che il prossimo direttore finanziario sarà Kirt Gardner, il quale prenderà il posto di Tom Naratil passato alla guida delle divisioni Americas. Axel Lehmann lascia il consiglio d’amministrazione e diviene il nuovo dirigente operativo. Robert McCann, infine, sarà il nuovo presidente di UBS USA.
Scandalo FIFA, UBS coinvolta?
Lo scandalo FIFA sugli accordi per l’assegnazione alla Russia dei mondiali di calcio del 2018 ha portato alla sospensione di Joseph Blatter, presidente dal 1998, e all’avvio di indagini che coinvolgono adesso anche la banca svizzera UBS. Anche Credit Suisse sarebbe tra i grandi nomi oggetto di approfondimenti e questo spiega le turbolenze dei due titoli nella Borsa di Zurigo in questi giorni. Seguiremo con attenzione gli sviluppi della vicenda.
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