Outlook materie prime: cautela nel breve termine

Stefano Masa

4 Maggio 2021 - 15:59

Prudenza per chi volesse investire agli attuali prezzi sulle materie prime.

Outlook materie prime: cautela nel breve termine

Le materie prime, attraverso il principale benchmark di riferimento rappresentato del CRB Index, confermano il loro stato di grazia raggiungendo i valori di giugno 2018.

Attualmente, con il conseguimento di area 200 punti, le commodities occupano un posto privilegiato nell’intera classifica delle singole asset class a maggiore rivalutazione degli ultimi dodici mesi. Osservando la sola impostazione grafica, la dinamica dei prezzi, individua un potenziale upside a quota 206,948 punti che, se violato, agevolerebbe un ulteriore allungo rialzista fino ai livelli raggiunti a luglio 2015 (quota 209,796).

Opposto scenario, invece, per quanto si può rilevare sul versante algoritmico dove appaiono evidenti alcune divergenze sui leading indicators (v. RSI); qualora le quotazioni dovessero subire un eventuale ritorno inferiore ai 196,154 punti, l’intero palinsesto (sia leading che lagging indicators) – di certo – convertirebbe il suo attuale status da neutral a negative inficiando il complessivo quadro tecnico.

CRB Index

Comparto Energy

Il basket appartenente al settore energetico registra significativi apprezzamenti se raffrontato ai minimi di circa un anno fa. Nel breve periodo, però, a distinguersi per la performance finora conseguita è il gas naturale che, dai minimi dello scorso aprile (area 2,45 circa), vede le sue attuali quotazioni a ridosso delle soglia psicologica dei 3 USD/MMBtu. Osservando i suoi “competitors” ovvero ai rispettivi futures su petrolio (rif. WTI), heating oil e RBoB Gasoline, si può facilmente riscontrare una loro similitudine dal punto di vista grafico che – alle attuali quotazioni – potrebbe rappresentare un plausibile scenario positivo in ottica di brevissimo periodo.

Impiegando un approccio prevalentemente statistico/quantitativo, si può quantificare il potenziale upside weekly (con riferimento alla chiusura di ieri) in oltre due punti percentuali (+2,76%) per tutti e tre i sottostanti. Viceversa, in chiave ribassista, il downside vede un primo target settimanale a -1,98%. Nell’insieme, e coerentemente ad una ipotesi di rotazione di portfolio, si può immaginare di poter assistere ad un alleggerimento dal gas naturale (alle attuali quotazioni) per successivamente prendere posizione sui sopracitati sottostanti.

Comparto Metals

Argento

Sul paniere dei cosiddetti preziosi - sia il lingotto che l’argento – evidenziano recenti movimenti propedeutici al fine di un possibile upside di breve termine. Per l’oro, l’eventuale superamento di 1.800 dollari, agevolerebbe il ritorno degli acquisti con primo obiettivo in corrispondenza della resistenza dinamica posta a quota 1.848 dollari. Sul contrapposto argento, invece, la violazione di area 27,285 Usd/oz, riporterebbe le quotazioni al test di soglia 28,105. Al momento - l’argento - appare meglio impostato rispetto al lingotto e, qualora fosse confermato l’ipotizzato trend, potrebbe beneficiare di una over performance weekly.

Complessivamente le commodities si sono finora distinte per la loro significativa rivalutazione all’interno dell’universo investibile ed una fisiologica pausa non può essere esclusa: cautela per tutti coloro che volessero investire agli attuali prezzi.

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