Da febbraio l’Unione Europea ha esportato 34 milioni di vaccini anti-Covid, soprattutto nel Regno Unito, mentre tra tutti i 27 Stati membri finora sono state distribuite solo 55 milioni di dosi.
Una settimana fa ha fatto notizia lo stop dell’Italia all’esportazione di 250.000 dosi del vaccino anti-Covid di AstraZeneca, prodotte nel sito di Anagni, che erano dirette verso l’Australia.
Stando a un documento dell’Unione Europea destinato agli ambasciatori e citato dal New York Times e da Bloomberg, questo blocco sarebbe soltanto una goccia rispetto al volume totale dell’esportazione del vaccino dall’UE verso Paesi non comunitari.
Il report infatti parla di 34 milioni di vaccini che da febbraio sono stati esportati dall’UE, con il Regno Unito (9,1 milioni) che è stato il maggiore beneficiario insieme al Canada (3,9 milioni) e agli Stati Uniti (0,9 milioni).
Un autentico paradosso se pensiamo che finora Bruxelles ha distribuito ai vari Stati membri in totale solo 55 milioni di vaccini, tanto che tutte le campagne vaccinali dei 27 Paesi sono in forte ritardo a causa della scarsa disponibilità delle dosi.
Sul vaccino l’Europa non rinuncia all’export
Il Presidente del Consiglio Europeo, il belga Charles Michel, ha così parlato di “ vocazione esportatrice dell’UE ” attaccando invece quei paesi come Regno Unito e Stati Uniti che hanno imposto un “divieto assoluto all’esportazione di vaccini o componenti di vaccini prodotti sul loro territorio”, accuse queste comunque respinte al mittente.
Nonostante i tagli e i ritardi delle consegne, l’Europa non ha voluto rinunciare all’esportare 34 milioni di vaccini, con 249 richieste di export che sono state approvate e una sola rifiutata (quella dell’Italia, ma dal nostro Paese altre spedizioni sono comunque partite).
Adesso la Commissione Europea ha annunciato un nuovo accordo con Pfizer per ulteriori 4 milioni di dosi del vaccino, proprio mentre Joe Biden dava notizia che gli Stati Uniti riceveranno da Johnson & Johnson altre 100 milioni di dosi, promettendo poi di ridistribuire quelle in eccesso.
Proprio Johnson & Johnson a ore dovrebbe ricevere il via libera da parte dell’Ema per l’utilizzo del suo vaccino anche nell’UE, peccato però che il colosso americano abbia già fatto intendere che potrebbe non riuscire a consegnare a Bruxelles le 55 milioni di dosi pattuite per il secondo trimestre, mentre pochi giorni non si è tirato indietro dal firmare un nuovo accordo da 100 milioni di dosi con la Casa Bianca.
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