Il nuovo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha confermato la nomina di Gary Gensler alla guida della SEC: grazie alla sua competenza in materia di criptovalute, l’orientamento della Consob statunitense verso il Bitcoin potrebbe ora cambiare rotta.
Ancora il Bitcoin sotto i riflettori: il nuovo inquilino della Casa Bianca, Joe Biden, ha confermato la nomina di Gary Gensler alla guida della SEC, l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della Borsa valori. Secondo gli analisti, una buona notizia per la criptovaluta: l’ex Presidente della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) ha infatti più volte espresso una posizione favorevole nei confronti del mercato delle valute virtuali, e potrebbe ora intervenire con decisione sulla questione – ancora in sospeso – delle regolamentazioni.
Intanto, il vento sfavorevole che soffia sul Bitcoin continua ad indebolire la quotazione dell’asset. Precipitata sotto la soglia dei 33.000 dollari, la criptovaluta sta soffrendo i crescenti timori degli investitori sulla possibilità di una prossima bolla speculativa, in una dinamica per certi versi simile a quella che nel 2018 spense le ambizioni (altissime) dell’intero comparto.
Gensler alla guida della SEC: una buona notizia per il Bitcoin
Potrebbe esserci un alleato in più, ora, per il Bitcoin. Ed è uno dei più insospettabili: la SEC. Del resto, la precedente amministrazione della Consob USA – guidata da Jay Clayton – aveva più volte alimentato i malumori dei bull delle criptovalute, basti vedere la causa intentata a Ripple per la violazione delle norme che vietano la vendita di titoli non registrati.
Eppure, gli analisti si dicono convinti che ci sia un nuovo angelo custode dalle parti di Washington. Tra questi, gli esperti di 21 Shares – leader nel campo degli Etp sulle criptovalute – che hanno evidenziato la discreta esperienza maturata da Gensler nell’ambito delle nuove tecnologie monetarie:
“La nomina di Gensler è un’ottima notizia per le criptovalute, viste le sue posizioni favorevoli alle crypto e la sua profonda conoscenza del Bitcoin e della tecnologia su cui si fonda, la blockchain”.
Tempismo perfetto, verrebbe da dire: non solo perché il Bitcoin, mai come negli ultimi dodici mesi, necessita di notizie confortanti che possano stabilizzare l’umore volubile degli investitori, ma anche perché il favore della SEC potrebbe rafforzare quella maturità già raggiunta dall’intero comparto delle criptovalute sull’onda del crescente impegno istituzionale e della graduale apertura dei colossi dei pagamenti verso i wallet digitali.
Bitcoin in flessione, pesa il rischio bolla
Sono alte, dunque, le aspettative sul nuovo corso della SEC. Per ora, a catturare l’attenzione è quel “roller coaster” emozionale che sta tenendo sulle spine i fedelissimi del Bitcoin: il rischio bolla continua infatti a frenare le scommesse degli investitori, con la criptovaluta che è ora precipitata sotto la soglia dei 33.000 dollari (in territorio negativo del 9,33% solo nell’ultima settimana).
Non sono bastati, dunque, i continui endorsement dei principali istituti finanziari statunitensi – tra questi JP Morgan, tradizionalmente ribassista sulla crypto – a rafforzare la fiducia del mercato. Il trend dell’ultimo mese del Bitcoin è ancora positivo (+56,2%), ma l’alta volatilità sta progressivamente spegnendo le ambizioni dei bull che puntavano già a gennaio su nuovi strappi in avanti della criptovaluta.
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