Pil Italia: l’Istat rivede leggermente al rialzo le stime sul prodotto interno lordo rispetto al 2015, ma conferma la crescita zero su base trimestrale.
Nel secondo trimestre del 2016 il prodotto interno lordo italiano, rispetto allo stesso periodo del 2015, è cresciuto dello 0,8% (come osservabile del nostro calendario economico).
L’Istituto nazionale di statistica rivede leggermente al rialzo la stima preliminare pubblicata lo scorso 12 agosto, pari allo 0,7%.
Nessuna novità, invece, per quanto riguarda il PIL su base trimestrale. L’Istat conferma infatti la crescita zero per l’Italia nel periodo che va da aprile a giugno.
Per quanto riguarda la domanda interna - si legge nel report Istat - “i consumi nazionali sono stazionari in termini congiunturali, sintesi di un aumento dello 0,1% dei consumi delle famiglie e di un calo dello 0,3% della spesa della PA, mentre gli investimenti fissi lordi hanno registrato una flessione dello 0,3%”.
Le importazioni, invece, sono aumentate dell’1,5% mentre l’incremento delle esportazioni è stato pari all’1,9%.
Al netto delle scorte, prosegue l’Istituto, la domanda nazionale “ha sottratto 0,1 punti percentuali alla variazione del PIL”.
L’Istat rileva “contributi nulli per i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) e per gli investimenti fissi lordi e un contributo negativo (-0,1 punti percentuali) per la spesa della Pubblica Amministrazione (PA)”.
La variazione delle scorte, inoltre, “ha contribuito negativamente per 0,1 punti percentuali, mentre l’apporto della domanda estera netta è stato positivo per 0,2 punti percentuali”.
L’Istat spiega che “il valore aggiunto registra incrementi congiunturali nell’agricoltura (0,5%) e nei servizi (0,2%) mentre diminuisce (-0,6%) nell’industria”.
Per quanto riguarda il settore dei servizi, va segnalata una significativa espansione delle attività professionali e di supporto (0,5%) e di quelle del comparto del commercio, trasporto e alloggio (0,4%). Calano, invece, le attività finanziarie e assicurative (-0,6%).
Istat: PIL Eurozona a +1,6% rispetto al 2015
Rivolgendo lo sguardo agli altri Paesi, il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% nel Regno Unito, dello 0,4% in Germania e dello 0,3% negli Stati Uniti, mentre è rimasto invariato in Francia.
In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,2% nel Regno Unito, dell’1,7% in Germania, dell’1,4% in Francia e dell’1,2% negli Stati Uniti.
Il PIL dei paesi dell’area Euro - sottolinea l’Istat - è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% in relazione all’analogo periodo del 2015.
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