In Inghilterra è forte il rischio che la Premier League possa fermarsi definitivamente a causa del coronavirus: se non si dovesse tornare in campo il campionato più ricco al mondo potrebbe perdere oltre 1 miliardo di sterline con diversi club che andrebbero in bancarotta.
“Nonostante la minaccia arrivata dall’Uefa, la federazione belga ha sancito la fine del campionato. Anche l’Inghilterra sta per emettere lo stesso provvedimento riguardo la Premier League visto che la situazione è gravissima”.
Non sembrerebbe avere dubbi Pierpaolo Marino, dirigente dell’Udinese che intervistato da Sportitalia ha fatto intendere come in Inghilterra i campionati di calcio potrebbero stopparsi in maniera definitiva a causa del coronavirus.
Mentre in Italia si sta discutendo su quando far ripartire la Serie A, con gli allenamenti delle squadre che dovrebbero riprendere il prossimo 4 maggio, per la Premier League potrebbe essere tutto molto più complicato visto che Oltremanica il picco del contagio da coronavirus sarebbe ancora lontano dall’essere raggiunto.
Se alla fine la Federazione dovesse arrivare alla drastica decisione della sospensione definitiva della stagione in corso, per il numero uno della Premier Richard Masters il calcio inglese potrebbe andare incontro a perdite complessive superiori a 1 miliardo di sterline.
Premier League a rischio bancarotta con uno stop
Di fronte alla prospettiva di perdite miliardarie, sarebbero diversi i club a rischio fallimento e non solo nelle serie minori, visto che il Burnley che al momento è al decimo posto della Premier sembrerebbe avere liquidità per andare avanti soltanto fino ad agosto.
“Molte comunità - ha poi commentato il presidente della Football Association Greg Clarke - potrebbero perdere le proprie squadre del cuore con poche possibilità di risurrezione con ulteriori perdite se la situazione dovesse estendersi oltre questa stagione”.
Oltre al fallimento di diverse società, sempre secondo Clarke se il coronavirus dovesse impedire il ritorno in campo in Inghilterra potrebbero essere cancellate diverse serie dei campionati minori.
Nel frattempo in Premier League è sempre alta la tensione tra club e calciatori per la questione del taglio degli stipendi: gli atleti potrebbero anche accettare la decurtazione del 30% chiesta dalle società, ma vorrebbero che questi soldi fossero utilizzati per sostenere la lotta al virus.
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