Quali possibili effetti sul prezzo dell’oro in seguito alla decisione sui tassi di interesse USA delle Federal Reserve? Ecco scenari e previsioni sui movimenti dell’oro in dollari ed euro.
Con l’avvicinarsi della decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve in seguito alla riunione di politica monetaria di settembre, quali possibili effetti sulla quotazione dell’Oro?
Ecco un’analisi sui possibili 3 scenari e le previsioni sui movimenti dell’oro alla decisione sui tassi di interesse della Fed, sul Calendario Economico giovedì 17 settembre alle 20:00 (ora italiana).
Il prezzo dell’oro (XAUUSD) è sceso a un minimo di 1073 dollari per oncia nel mese di luglio, per poi risalire bruscamente a quota 1.169 ad agosto, con i prezzi in fase discendente dal massimo di settembre 2011 di 1.911,60 dollari l’oncia.
La fase ribassista, che dura ormai da 4 anni, potrebbe essere attribuita principalmente all’inflazione dei prezzi sulle attività finanziari, al termine graduale del QE degli USA e alla possibilità che la Federal Reserve rialzi i tassi di interesse entro la fine del 2015.
Il prezzo dell’oro ha subito un’impennata sulla crisi finanziari mondiale del 2008, dato che in molti credevano che la politica monetaria non convenzionale adottata dalla Fed avrebbe fortato ad una forte inflazione o iperinflazione. Tuttavia, l’inflazione o iperinflazione si è verificata sulle attività finanziarie piuttosto che sui dati macro del governo, che ancora oggi sono ben al di sotto del target della Fed al 2%. Di conseguenza, l’oro è stato abbandonato dato che l’indice dei prezzi al consumo aveva subito solo un leggero rialzo in tutto il mondo.
Per quanto riguarda la possibilità di un aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve di giovedì 17 settembre, il mercato è diviso.
Con l’avvicinarsi della decisione sui tassi, i futures sui fondi monetari della Fed indicano una probabilità del 30% per un rialzo dei tassi a seguito della riunione di settembre.
Si ripete il gioco dell’incertezza ad ogni riunione della Fed: lo stesso dubbio, anche se meno forte, lo abbiamo avuto già lo scorso marzo, e poi a giugno.
Tuttavia, in questi giorni sta crescendo il numero di investitori pronti a scommettere su un rialzo dei tassi di interesse Fed a settembre dello 0.25%.
Decisione sui tassi Fed: quali effetti sull’oro?
Dal punto di vista degli investimenti in oro, la scelta da fare è se tenere il metallo denominato in dollari o in un’altra valuta.
Ecco 3 scenari da considerare:
- rialzo dei tassi di interesse dello 0.25%, accompagnato da una grossa revisione al ribasso delle previsioni sui tassi nei prossimi mesi;
- riferimento ad un rialzo dei tassi a dicembre;
- nessuna azione (il che possono includere nessun rialzo dei tassi o nessun rialzo dei tassi più una revisione al ribasso delle previsioni sui tassi di interesse).
Oro, previsioni: doppio minimo nello scenario 1 e 2
Il metallo potrebbe tornare nella zona raggiunta a luglio intorno a 1073 nel caso in cui a basso la Fed aumenti i tassi di interesse o faccia riferimento ad un rialzo a dicembre.
Un aumento dei tassi dello 0.25% a seguito della riunione di settembre sarà accompagnato probabilmente da una significativa revisione al ribasso delle previsioni sui tassi mediani. Di conseguenza, il prezzo dell’oro potrebbe crollare velocemente a quota 1.073, per poi registrare una ripresa.
Il metallo rimbalzerà probabilmente da quota 1073, con i mercati che inizieranno a concentrarsi su una lenta normalizzazione della politica monetaria.
Nel caso in cui la Federal Reserve decida di aspettare e faccia riferimento ad un rialzo dei tassi a dicembre, i mercati assorbiranno rapidamente la notizia, concentrandosi sul ritmo del rialzo. Ancora una volta, l’oro potrebbe scendere a USD in zona 1.073 dollari l’oncia per poi recuperare. Il rialzo potrebbe portare la quotazione del metallo giallo verso quota USD 1.300/Oz. (neckline del doppio minimo a quota 1.170).
Nel terzo scenario, sarà probabile assistere ad rapido rally al rialzo dell’oro. Il movimento al rialzo potrebbe essere forte, dato che la mancanza di azione della Fed causerebbe un rialzo dell’avversione al rischio sul mercato azionario. L’oro potrebbe arrivare anche ai massimi del 2015 a 1.303 dollari l’oncia.
Occasione di trading: gli effetti sull’oro denominato in Euro
L’oro potrebbe registrare guadagni ancor più interessanti se espresso in valute diverse dal dollaro USA.
Nel caso in cui i tassi vengano rialzati o sia fatto un accenno ad un rialzo nel mese di dicembre, l’oro espresso in Euro potrebbe mostrare un mostrare un aumento.
Anche la quotazione dell’oro in termini di valute asiatiche, tra cui lo yuan cinese, potrebbe salire velocemente.
Tuttavia, questi rally sono suscettibili ad una breve durata, dato che i mercati inizierebbero rapidamente a concentrarsi sul percorso di rialzo dei tassi USA (dovrebbe essere dolorosamente lento o addirittura non prevedere un altro rialzo nel 2016), spingendo al ribasso il dollaro.
Così, un passaggio rapido (dopo un paio di giorni) dall’oro espresso in valute diverse dal dollaro all’oro espresso in dollari potrebbe portare ad un guadagno ben ottimizzato.
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