Il prezzo del gas continua a guidare l’impennata dell’inflazione, soprattutto in Italia. Il focus ora è su cosa accadrà a gennaio, come suggerito dall’ad di Snam.
Crisi energetica e prezzi del gas alle stelle: gennaio sarà il mese cruciale, parola di Marco Alvera, amministratore delegato di Snam.
Intervistato da Bloomberg, l’ad della nota società italiana, leader nel settore strategico dell’idrogeno e dello stoccaggio del gas, ha avvisato l’Italia e l’Europa tutta, alle prese più di altre zone del mondo con l’impennata dei prezzi del combustibile.
“Quanto sarà grave la crisi energetica in Europa dipende da quanto sarà bassa la temperatura a gennaio. Se questo è un inverno freddo siamo davvero nei guai”, con queste parole Alvera ha mandato un messaggio chiaro a operatori e consumatori: casa aspettarsi il prossimo mese?
Prezzi del gas alla prova di gennaio secondo Snam
Non solo Covid, Russia, crisi delle supply chain: anche il meteo rientra tra i fattori scatenanti dell’inflazione elevata.
Per quanto riguarda il gas, infatti, il clima gelido all’inizio dell’anno potrebbe far aumentare il consumo del combustibile e spingere l’esaurimento dei siti di stoccaggio. A quel punto i prezzi salirebbero alle stelle.
Le scorte di gas europeo è insolitamente basso per questo periodo dell’anno e viene utilizzato anche più rapidamente del solito. Una recente ondata di freddo ha spaventato il mercato, facendo salire i prezzi anche prima dell’inizio ufficiale dell’inverno. Con poche fonti di nuova offerta disponibili, i costi elevati possono indurre le fabbriche o le imprese industriali a ridurre i consumi, stoppando la loro produzione.
Il ministro dello sviluppo economico italiano ha avvertito del rischio di blackout in tutta Europa se non c’è abbastanza gas per generare elettricità.
L’ad di Snam Alvera ha affermato che per lui non ci saranno interruzioni prolungate di energia, ma i governi potrebbero chiedere agli utenti industriali di spegnere o ridurre la domanda.
Parte del problema è che i prezzi elevati del gas durante l’estate si sono tradotti in scarso rifornimento degli impianti di stoccaggio, che ora si stanno esaurendo rapidamente.
In tutta Europa, i siti sono ora pieni per il 68%, in calo rispetto al 77% di un mese fa e ben al di sotto della media decennale dell’85% per questo periodo dell’anno, secondo i dati di Gas Infrastructure Europe e come mostra il grafico di Bloomberg (dove la linea rossa è l’attuale situazione e quella trattegiata la media):
In questo scenario Alvera ha sottolineato che l’Europa dovrebbe creare una riserva strategica di gas, come la US Strategic Petroleum Reserve.
Quando i prezzi del gas diventano troppo alti, le forniture potrebbero essere rilasciate sul mercato. L’idea è stata avanzata in UE e giovedì i ministri dell’energia si riuniranno a Bruxelles per discutere i possibili modi per proteggere i consumatori da forti aumenti delle bollette.
Secondo l’ad di Snam la questione è cruciale: lo stoccaggio di gas è un tema di sicurezza nazionale, “molto più importante e strategico dello stock del petrolio”.
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