Il prezzo dell’oro scende sotto quota 1.300 dollari l’oncia per la prima volta dal referendum sulla Brexit nel Regno Unito.
Il prezzo dell’oro scende nella sessione di oggi sotto quota 1.300 dollari l’oncia per la prima volta dai forti ribassi sui mercati finanziari a seguito della vittoria del SI alla Brexit al referendum nel Regno Unito per lasciare l’Unione Europea.
La quotazione del metallo prezioso è in calo dell’1,55% a $1.290 (ore 15:45) - ai minimi che non si vedevano dal 24 giugno, il giorno successivo al referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’UE.
Il minimo sul prezzo dell’oro toccato quel giorno, tuttavia, rimane ancora inviolato a quota 1.1256.
L’oro è considerato universalmente un bene rifugio, senza rischi, un investimento contro la fine del mondo ed è fortemente richiesto dagli investitori in periodi di forte stress sui mercati.
Ad influenzare il prezzo dell’oro troviamo anche le prospettive sui prossimi rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, banca centrale degli Stati Uniti.
Al momento i mercati stimano una probabilità di rialzo del 21.4% in sede della riunione della Fed di novembre, e una possibilità di circa il 31.2% per un aumento a dicembre, entro la fine del 2016.
Intanto l’indice del dollaro USA è in salita dello 0,5% a 96,19 a seguito dei commenti del presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester, per la quale «dobbiamo essere previdenti nel fare in modo di muovere il tasso di interesse così da mantenere un’espansione sostenuta».
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