Il prezzo del petrolio avanza a buon ritmo e supera ampiamente i 70 dollari al barile in entrambe le quotazioni. La spinta arriva dall’Iran: nuovo presidente e accordo nucleare nel mirino.
Prezzo del petrolio in evidenza: il greggio sale e scambia oltre i 71 dollari al barile nelle quotazioni Brent e WTI.
I riflettori sono accesi sull’Iran: accordi per il nucleare ed elezione a presidente della Repubblica Islamica del conservatore Raisi dominano la scena geopolitica e spingono i guadagni dell’oro nero.
Cosa significa l’effetto Iran sul prezzo del petrolio?
Il prezzo del petrolio guarda l’Iran e corre
Le quotazioni del petrolio guadagnano e avanzano: alle ore 10.00 circa, i future Brent scambiano a 73,69 dollari al barile con un rialzo dello 0,64% e i contratti WTI salgono dello 0,21% a 71,44 dollari al barile.
Non solo ripresa economica e della domanda nel mirino degli investitori nell’oro nero. Con prospettive più ottimistiche sul rilancio dei viaggi e degli spostamenti - e quindi del consumo energetico - in estate, il focus per il greggio si è ora spostato in Iran.
Gli ultimi colloqui tra le potenze mondiali e Teheran per rilanciare l’accordo nucleare si sono conclusi senza un’intesa.
Nel dettaglio, Stati Uniti, Unione Europea e Russia, stanno tentando di resuscitare un accordo del 2015 che limitava le attività atomiche dell’Iran, sottoponendolo a sanzioni.
I diplomatici hanno dichiarato domenica 20 giugno di aver aggiornato il loro sesto round di colloqui con significativi disaccordi rimanenti su come rilanciare l’intesa, dalla quale l’allora presidente Donald Trump ha ritirato gli Stati Uniti nel 2018.
Senza condivisione su un tema così delicato e cruciale per gli equilibri di potere, si allontana il tempo di eliminazione delle sanzioni. E, quindi, di ritorno sul mercato del petrolio iraniano.
Con meno offerta all’orizzonte, il prezzo dell’oro nero è visto al rialzo.
Le quotazioni del petrolio sono salite a quasi 75 dollari al barile questo mese poiché le principali economie allentano le restrizioni e le trattative con l’Iran in stallo.
La percezione ora è che le esportazioni iraniane non torneranno in voga fino alla fine dell’anno, come ha detto Vakhshouri durante un forum sull’energia ospitato dalla società di consulenza Gulf Intelligence con sede a Dubai.
Il petrolio festeggia anche il nuovo presidente dell’Iran
A complicare la strada verso un accordo nucleare - e un allentamento delle sanzioni sull’export del greggio iraniano - è arrivata l’elezione alla presidenza del Paese persiano di Raisi.
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Il religioso conservatore potrebbe complicare i colloqui futuri ed esacerbare i toni e i rapporti con gli USA. Raisi, infatti, è soggetto alle sanzioni statunitensi e Teheran insiste che debbano essere rimosse come parte di un accordo per far rivivere il patto.
Tali eventi iraniani hanno spinto il prezzo del petrolio verso nuove corse.
Cosa aspettarsi sul prezzo del greggio?
Iran e rilancio della domanda di oro nero: come agiranno questi fattori sul prezzo del petrolio nei prossimi mesi?
Se lo chiedono gli analisti, in un quadro così delineato per la materia prima.
La domanda è rimbalzata, soprattutto negli Stati Uniti e in alcune parti dell’Asia. Il consumo di petrolio in Cina ha superato i livelli pre-pandemia e l’India sta mostrando segni di ripresa da una seconda ondata di virus mortale che ha decimato la sua economia.
“Il mercato si sta rapidamente avvicinando all’idea che, con il rimbalzo della domanda così forte durante l’estate dell’emisfero settentrionale, sarà necessaria un’offerta aggiuntiva”, ha affermato Daniel Hynes, stratega senior delle materie prime di Banking Group.
“Con l’OPEC che rimane cauto e con poche possibilità che il petrolio iraniano raggiunga presto il mercato, quest’ultimo sembra destinato a rimanere piuttosto teso nei prossimi mesi”.
Il prezzo del petrolio tornerà protagonista?
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