Gli analisti dell’agenzia di rating Fitch prevedono tensioni tra Italia e Ue sul prossimo bilancio
Dopo che il governo italiano ha annunciato misure volte a ridurre il deficit del 2019 e ha promesso un aggiustamento strutturale anche nel 2020, la Commissione europea ha ritenuto ingiustificata, almeno in questa fase, una procedura di infrazione, comunicando la propria decisione il 3 luglio scorso.
Alla notizia, l’Italia e i mercati hanno esultato tirando un sospiro di sollievo; tuttavia per l’agenzia statunitense Fitch, tra Bruxelles e Roma si tratta soltanto di una tregua momentanea e le tensioni torneranno a salire.
Per Fitch, tra Italia e Ue tensioni in vista
“Nonostante l’Italia abbia evitato la procedura dell’UE per disavanzo eccessivo, la natura degli aggiustamenti fiscali nel 2020 rimane poco chiara e le tensioni con la Commissione europea rischiano di riemergere”.
Ad affermarlo, in una nota, è Fitch, agenzia di rating statunitense.
A convincere l’Ue, il decreto legge del governo Lega - 5 Stelle, con un meccanismo di congelamento della spesa pubblica di 1,5 miliardi di euro qualora i risparmi previsti non si verifichino. Ciò dovrebbe garantire che gli utili fiscali non vengano spesi per altre misure per il resto del 2019.
“Un fattore chiave nella valutazione della Commissione”, spiega Fitch che, però, punta il dito contro il permanere di “significative incertezze su scala, tempi e natura degli aggiustamenti fiscali”.
Per quanto riguarda il 2020, il governo italiano resta vago, impegnandosi sì in un miglioramento strutturale, ma non fornendo dettagli. In altre parole, non è ancora chiaro come il governo intenda raggiungere nel 2020 gli obiettivi di un deficit in linea con le regole europee.
A questa mancanza di certezze, si aggiungono le tensioni politiche all’interno della coalizione Lega - 5 Stelle, che potrebbero ancora interrompere le decisioni in seno alla maggioranza.
“L’ambiente politico in Italia non favorisce aumenti delle tasse, tagli alla spesa o riforme strutturali”,
commentano da Fitch ricordando che i leader dei partiti della coalizione, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, stanno rispettivamente focalizzando l’agenda politica su tagli fiscali e maggiori spese sociali.
Gli analisti credono che, in questo contesto, la Lega spingerà per un regime fiscale piatto. Il prossimo bilancio probabilmente non conterrà l’aliquota massima al 15% per le famiglie e le imprese, ma potrebbe includere una tassa del 15% sulle persone con meno di 50.000 euro all’anno, con un costo di 10-12 miliardi di euro.
“È probabile quindi che il bilancio per il 2020 possa provocare il riemergere di tensioni con la Commissione europea.”
La prossima revisione del rating sovrano (attualmente l’Italia è valutata BBB con outlook negativo) è prevista per il 9 agosto 2019.
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