QuIC, cos’è e cosa fa il consorzio europeo per il quantum computing

Dario Colombo

05/05/2022

Con l’appoggio di 153 fra aziende ed enti l’Europa sta trovando la sua strada nella tecnologia quantistica per aumentare competitività e crescita economica. L’Italia schiera Reply e Lutech

QuIC, cos’è e cosa fa il consorzio europeo per il quantum computing

Da alcuni anni l’Europa sta cercando di riappropriarsi di spazi di tecnologia che per troppo tempo ha lasciato ad altre economie, quella americana in primis.

Lo fa perché la trasformazione digitale in atto sarà decisiva e definitiva e non se ne potrà lasciare ad altri il governo.

Fanno parte di questo trend regolamenti come il GDPR, iniziative di sovranità tecnologica come Gaia-X per un cloud europeo, e, ultime in ordine di tempo, le indicazioni della commissione Aida del Parlamento europeo sull’intelligenza artificiale.

E fa parte di questo ambito anche il QuIC, ossia l’European Quantum Industry Consortium, associazione senza fini di lucro che sostiene e promuove gli interessi dell’industria quantistica europea dal 13 dicembre 2021 (data dello statuto).

La missione di QuIC, si legge nel sito dell’associazione, è aumentare la competitività e la crescita economica dell’industria europea della tecnologia quantistica e rafforzare la creazione di valore in tutto il continente.

QuIC opera come un hub collaborativo in tutta Europa per costruire un ecosistema forte e vivace tra PMI, grandi società, investitori e ricercatori di primo piano.

Il QuiC vuole sviluppare gli obiettivi e determinare i tempi del quantum computing all’europea e perciò vuole promuoverne la crescita industriale stabilendo un ecosistema per l’industria delle tecnologie quantistiche.

Nel far questo posizionerà i prodotti e i servizi di tecnologie quantistiche come fattori chiave per affrontare le sfide sociali e ambientali dell’Europa.

La squadra che anima il QuIC

A dirigere il Quic è Thierry Botter, francese, dottorato in fisica a Berkeley, viene da Airbus, dove ha diretto la ricerca.
Lo assiste l’italiano Mattia Giardini, che ha coordinato diversi progetti di tecnologie quantistiche per le università di Ulm, Kassel e Berlino.

Presidente è Laura Le Bar, di Sap, e fra i fondatori ci sono Enrico Lizaso di Multiverse Computing, ex Ceo di Unnim Bank e fondatore di startup in blockchain, Benno Broer, CCO di PASQAL, un fornitore di hardware quantistico full-stack che sviluppa sistemi quantistici basati sulla tecnologia dei qubit ad atomi neutri, e Thomas Strohm, Chief Expert per Quantum Technologies di Bosch.

Chi fa parte del QuIC

Il Quic opera come un hub collaborativo in tutta Europa per costruire un ecosistema tra Pmi, grandi aziende, investitori e principali organizzazioni di ricerca e tecnologia. 

I membri provengono da tutti gli stati europei e dai paesi associati. L’adesione è aperta a qualsiasi persona giuridica con attività di ricerca e sviluppo e/o commerciali di natura quantistica e con sede negli Stati membri europei, nel Regno Unito e negli Stati candidati e nei paesi associati dell’UE.

Fanno parte 153 realtà europee, fra Pmi, grande imprese, università e centri di ricerca, da Accenture a Roche, da Deloitte a Sap.

Si contano anche due società italiane, Reply e Lutech.

Formazione per il quantum computing

Per il ceo di Lutech, Tullio Pirovano, si legge in una nota, “il quantum computing è una nuova frontiera che cambierà drasticamente lo scenario delle applicazioni di business in molti settori industriali. Ci impegniamo a formare i nuovi professionisti della programmazione quantistica, esperti in grado analizzare problemi, trovarne soluzioni basate su algoritmi quantistici efficienti, che siano implementati su macchine quantistiche reali”.

Nel QuIC, Lutech si confronta sulle applicabilità delle tecnologie quantistiche in ambito industriale, concentrandosi sul settore finanziario ed energetico e anche sulle applicazioni di cybersecurity.

Per Alberto Roseo, Chief Marketing, Communication & Strategy Officer di Lutech, “il quantum computing sarà una delle aree del Lutech Campus, il nostro nuovo Open Innovation Hub. Le altre aree saranno Blockchain, Intelligenza Artificiale, Cybersecurity, 5G/IoT e Fintech/Insurtech”. 

Iscriviti a Money.it