A metà aprile il maxi investimento da 1,5 miliardi di dollari di Elon Musk sul Bitcoin era arrivato a valere quasi il 70% in più. Poi, l’autogol del tycoon e le stoccate della Pboc, della BCE e del Tesoro USA hanno alimentato un pullback senza precedenti, sgonfiando il valore dei token nella cassaforte Tesla. Di quanto? Ecco alcuni numeri.
Quanti soldi ha perso Elon Musk con il crollo del Bitcoin? La prima divisa digitale per capitalizzazione di mercato, come noto, ha iniziato a perdere quota appena lo stesso tycoon ha ordinato lo stop ai pagamenti in token BTC per le auto Tesla, con pullback giornalieri arrivati persino in doppia cifra dopo il giro di vite della Pboc sui servizi in criptovalute e le ultime spallate dalla BCE e dal Tesoro USA.
Proviamo, ora, a fare qualche conto in tasca al technoking di Tesla, prendendo come riferimento la quotazione del Bitcoin al tempo del maxi-investimento da 1,5 miliardi di dollari firmato Musk e quella di oggi, del record di aprile e dei minimi intraday degli ultimi dieci giorni.
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Quanti soldi ha perso Elon Musk con il crollo del Bitcoin?
Anzitutto, è necessario stimare quanto è costato ad Elon Musk ogni singolo token BTC raggranellato sul mercato ad inizio anno. Per farlo, prenderemo come riferimento il prezzo medio dell’asset tra il 27 gennaio, giorno in cui sono stati svelati i risultati finanziari di Tesla per il quarto trimestre 2020, e l’8 febbraio, giorno del report annuale della casa di Palo Alto. E’ tra queste due date, infatti, che Musk ha piazzato 1,5 miliardi sul BTC. Risultato? 36.700 dollari.
Se i conti tornano, il tycoon è riuscito a blindare nella cassaforte Tesla 40.871 token. Ora, al momento della scrittura, il BTC scambia a 36.419 dollari, in ripresa dopo il sell-off dell’ultimo fine settimana che aveva visto la crypto scivolare su minimi intraday in area 31.000. Numeri alla mano, l’argenteria digitale di Musk vale dunque 1,48 miliardi di dollari, ovvero 20 milioni in meno di quanto investito tra fine gennaio ed inizio febbraio. Questo, di base, il rosso pro-tempore nel bilancio di Tesla.
Enormi perdite su carta
Se guardiamo invece alle perdite su carta, i numeri lievitano. A metà aprile, quando il Bitcoin riuscì a sconfinare fino alla quota record di 63.237 dollari, i token nelle tasche di Musk erano arrivati a valere 2,58 miliardi, per un guadagno momentaneo di oltre 1 miliardo di dollari. Da allora, il tourbillon dei prezzi (perlopiù al ribasso) ha bruciato 1,1 miliardi del portafoglio del tycoon.
Bicchiere mezzo pieno se guardiamo però al rimbalzo del BTC dai minimi. Ieri la crypto è arrivata a scambiare a 31.248 dollari, portando l’investimento di Musk ad un valore parziale di giornata di 1,27 miliardi, per una perdita di circa 230 milioni: sell-off seguito da un rimbalzo che ha permesso al tycoon di recuperare quasi 210 milioni in poche ore.
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