Quota 96, ultime notizie: interrogazione parlamentare e possibile estensione della platea?

Stefania Manservigi

11 Maggio 2016 - 17:13

Novità in vista per la Quota 96. E’ attesa in settimana un’interrogazione parlamentare che potrebbe portare all’estensione della platea. Cosa potrebbe succedere?

Quota 96, ultime notizie: interrogazione parlamentare e possibile estensione della platea?

Le ultime notizie sulla Quota 96 fanno riferimento a una possibile estensione della platea dei beneficiari della disposizione che consentirebbe un’uscita anticipata dal lavoro.
In settimana, infatti, il Governo dovrà rispondere a un’interrogazione parlamentare presso la Commissione Lavoro della Camera sulla possibilità di correggere la circolare Inps 35/2012.
A proporre tale interrogazione è stata l’Onorevole Maria Luisa Gnecchi, prima firmataria, insieme ad altri deputati del Pd. La risposta del Governo è attesa giovedì 12 maggio.
In particolare l’interrogazione parlamentare verterà sulla possibilità di togliere il paletto dell’occupazione lavorativa al 28 dicembre 2011 per i lavoratori dipendenti del settore privato che avevano raggiunto la quota 96 entro il 2012 o, nel caso delle lavoratrici donne, i 60 anni e 20 anni di contributi. In questo modo si garantirebbe anche a questi ultimi di poter andare in pensione nel 2016 a 64 anni e 7 mesi come previsto da alcune correzioni apposte alla Legge Fornero.

Lavoratori quota 96: chi sono?
Prima di vedere nello specifico su cosa verterà l’interrogazione parlamentare, ricordiamo in sintesi chi sono i lavoratori della Quota 96.
Il termine Quota 96, infatti, fa riferimento al personale docente della scuola che sulla base della vecchia disciplina in materia previdenziale ha maturato un diritto alla pensione tra il 1° Gennaio 2012 ed il 31 Dicembre 2012 e che però, a causa della riforma Fornero e dell’innalzamento dei requisiti per andare in pensione, non ha potuto lasciare il posto di lavoro.

Quota 96: a chi è concessa la possibilità di pensione anticipata?
L’interrogazione parlamentare che si terrà nella giornata di domani avrà come oggetto quanto disposto dall’articolo 24, comma 15-bis del decreto legge 201/2011. Tale disposizione, infatti, prevede la possibilità per i lavoratori dipendenti del settore privato che maturano entro il 31 dicembre 2012 i requisiti previsti dalla previgente normativa per il pensionamento di anzianità di conseguire il trattamento pensionistico al compimento di almeno 64 anni di età. Alle lavoratrici donne dipendenti del settore privato viene concessa la possibilità di andare in pensione a 64 anni purché abbiano maturato entro il 31 dicembre 2012 almeno 20 anni contributi e 60 di età.

Quota 96: l’interrogazione parlamentare
L’interrogazione parlamentare che avrà luogo nella giornata di domani mira a determinare la platea effettiva dei beneficiari Quota 96. La difficoltà nel chiarire chi potesse usufruire della disposizione correttiva precedentemente vista è stata una degli ostacoli che hannp bloccato la possibilità di intervenire per pensionare questi lavoratori.
L’Onorevole Gnecchi ha così commentato:

«Appare ovvio che nel corrente anno 2016, lavoratori e lavoratrici dipendenti del settore privato, nati nel 1952, potranno fruire della norma eccezionale prevista dal comma 15-bis dell’articolo 24, solo se regolarmente in attività lavorativa alla data del 28 dicembre 2011, mentre coloro che erano disoccupati o inoccupati a quella data e si può presumere lo siano ad oggi, quindi senza alcun reddito, non potranno andare in pensione. Bisogna permettere il pensionamento a 64 anni e 7 mesi all’anno di nascita che è risaputo sia stato quello che ha subito in assoluto la maggiore penalizzazione a pochi mesi dal diritto a pensione; si tratta di un atto di giustizia nei loro confronti, già riconosciuto dal Governo Monti, almeno per gli/le iscritte all’assicurazione generale obbligatoria».

L’obiettivo è quindi quello di estendere la platea dei beneficiari della disposizione correttiva alla Legge Fornero togliendo il paletto dell’occupazione lavorativa al 28 dicembre 2011 per i lavoratori dipendenti del settore privato e di prevedere un’estensione della sua applicazione anche ai lavoratori autonomi e del pubblico impiego rientranti nella Quota 96.

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