In periodi di forti turbolenze il segreto per investire è solo uno, ossia guardare al lungo termine e concentrarsi su business model che siano in grado di superare al meglio anche le fasi più volatili del mercato
Il 2019 verrà ricordato come l’anno della recessione globale.
Date le tante incognite economiche e geopolitiche che aleggiano sullo scenario internazionale, dalla guerra commerciale alla Brexit e al rialzo del costo dell’energia, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha ridotto le stime sulla crescita mondiale del Pil per l’anno in corso e per il prossimo. Le stime sono contenute nell’ultimo aggiornamento del World Economic Outlook dell’organizzazione.
L’istituto guidato da Christine Lagarde, prossima a passare alla guida della BCE da novembre prossimo, ritiene che la flessione più marcata sarà accusata dai Paesi in via di sviluppo. Questi ultimi nel loro complesso cresceranno del 4,1% quest’anno e del 4,7% il prossimo, rispettivamente lo 0,3% e lo 0,1% in meno rispetto alle stime di aprile.
Per la Cina la revisione è al ribasso dello 0,1% a +6,2% per entrambi gli anni. Più pesante il taglio per l’India: -0,3% al 7% nel 2019 e al 7,2% nel 2020. Notevole la revisione al ribasso dei calcoli relativi all’America Latina: qui il Pil crescerà dello 0,6% nel 2019 (lo 0,8% in meno rispetto alle stime di aprile) e del 2,3% nel 2020 (e non più del 2,4%).
Il peggioramento è principalmente dovuto al Brasile (dove «l’umore è peggiorato notevolmente a causa del persistere dell’incertezza sull’approvazione delle riforme pensionistiche e di altre riforme strutturali») e al Messico (dove «gli investimenti restano deboli e i consumi privati hanno rallentato»).
Dell’Argentina il Fondo si limita a dire che «l’economia si è contratta nel primo trimestre anche se a un passo più lento del 2018» e che le stime per il 2019 sono state riviste «leggermente al ribasso».
E l’Italia?
Secondo le stime degli esperti del FMI l’economia italiana crescerà dello 0,1% quest’anno e dello 0,8% il prossimo. Nel nostro Paese, scrivono gli economisti dell’istituto di Washington, «l’incertezza delle prospettive sui conti resta simile a quella di aprile, con un costo in termini di investimenti e domanda domestica».
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Come investire con la recessione globale
Per gli operatori di mercato la controversia commerciale non è certo una novità, dato che genera un clima d’incertezza poco fertile per gli investimenti da ormai più di anno e mezzo. Oggi è quasi impossibile pronosticare in modo serio e affidabile le future sorti del conflitto anche perché, a lungo andare non sarà più solo questione di dazi: le potenze mondiali lottano per conquistare l’egemonia sul piano tecnologico, politico ed economico.
In questo quadro le azioni delle società cicliche sembrano persino convenienti in un’ottica pluriennale, considerando i rendimenti da dividendi e i rapporti prezzo-utili. Infatti, dati alla mano, i titoli più difensivi, quelli delle aziende che conseguono rendimenti stabili non solo durante le fasi di crescita, risultano meno colpiti.
In periodi di forti turbolenze il segreto per investire è solo uno, ossia guardare al lungo termine (con orizzonte di oltre 5 anni, ndr) concentrandosi su business model che siano in grado di superare al meglio anche le fasi più volatili dei mercati.
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